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CITTÀ E TERRITORIO DELL'ANTICA 'COMPSA'. DINAMICHE INSEDIATIVE TARDOANTICHE E MEDIEVALI.

Il sito di ‘Compsa’ ed il vasto territorio che essa controllava in antico - solcato dai tre importanti bacini fluviali dell’Ofanto, del Sele e del Calore, che svolgono un naturale ruolo di raccordo tra le sponde adriatiche e tirreniche e di collegamento tra le aree sud-orientale e centro-settentrionale della Campania, permettendo di raggiungere la città di Benevento o la pianura pestana, o di arrivare fino alla Puglia - rivestono una indubbia rilevanza storico-archeologica. Le vicende legate al terremoto del 1980 ed il conseguente abbandono della città - a prescindere dai danni irreparabili e dal forzoso trasferimento degli abitanti alla sede attuale - hanno consentito l’avvio, oltre 10 anni dopo, di una vasta campagna di ricerca, che ha prodotto notevoli risultati, mai tuttavia elaborati compiutamente e discussi in relazione a quanto potrebbero apportare in termini di conoscenza sincronica e diacronica sulla città e sui centri che con essa erano in contatto. La ricerca chequi si propone si prefigge di riesaminare sistematicamente la cospicua ed accurata documentazione di scavo conservata presso la sede di Avellino della Soprintendenza, lavorando di concerto e in collaborazione con i Colleghi che a suo tempo condussero le indagini. Una volta individuati i settori dell’abitato dai quali provengono i materiali tardoantichi, altomedievali e medievali e le eventuali strutture - già in parte localizzati su piante di sintesi - ci si propone di valutare il loro rapporto topografico e funzionale con la città romana (continuità, discontinuità, innovazione) e l’effettiva consistenza in termini di estensione e durata di impianti pubblici o residenziali. Si valuterà anche l’entità dei reperti mobili e la possibilità di avviarne la catalogazione e lo studio. Il rinnovato interesse per la valorizzazione del sito e del suo Parco archeologico, manifestata dall’Amministrazione comunale anche in relazione al possibile inserimento del sito nel programma di cooperazione europea denominato ‘Longobard Ways across Europe’, induce a promuovere uno studio complessivo della città e del suo territorio orientandolo soprattutto sui periodi meno noti della tarda antichità e dell’altomedioevo, che le fonti storico-documentarie ed epigrafiche attestano particolarmente significativi nel quadro regionale. In età longobarda ‘Compsa’ fu infatti sede di gastaldato prima, poi di ducato e occasionale sede di principi a seguito della ‘Divisio Ducatus’ (849). Poiché le testimonianze coeve definiscono la città munita di solide fortificazioni e le riconoscono un ruolo fondamentale nella difesa territoriale contro i Franchi, una volta completato il vaglio della documentazione di scavo, si intende analizzare anche le riprese aereofotogrammetriche e promuovere una eventuale serie di prospezioni volte a localizzare quanto i ripetuti eventi sismici subiti dalla città possano aver risparmiato delle antiche mura e di strutture non ancora individuate, nell’ottica di una potenziale ripresa di attività di scavo e di una estensione della superficie del Parco. I dati raccolti confluiranno in uno specifico ‘dossier’ che si intende presentare nel quadro del citato programma sulle vie longobarde d’Europa, finalizzato a promuovere la conoscenza della storia e della cultura materiale dei centri e dei territori che furono interessati da una presenza stabile dei Longobardi, con la prospettiva di incentivare una corretta fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico, valorizzando al contempo anche altre risorse e attrattive turistiche locali.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.550,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaLAMBERT Chiara Maria (Coordinatore Progetto)