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IL RUOLO DELLE RICERCHE CORPUS BASED NELLE INDAGINI DIACRONICHE
Il progetto consiste nell'analisi del ruolo svolto dal contesto e dai tipi testuali in processi diacronici, quali la grammaticalizzazione e/o la trancategorialità. Il progetto già iniziato l'anno scorso e già condotto sui nomi tssonomici proseguirà indagando le costruzioni in cui i numerali perdono il loro significato cardinale e assumono un valore vago, come nelle frasi seguenti: (2) Ho messo quattro cose in valigia (3) J’ai ecrit deux lignes (4) Dicho en dos palabras (5) I have a million things to do (6) It’s a hundred times better (7) Ti ho detto mille volte di non chiamarmi a quest’ora. (8) Cent démons se donnaient rendez-vous dans ma chambre (9) esas editoriales / normalmente les dan más xxx a los profesores / universitarios / que les pagan cuatro duros / Si tratta di costruzioni che si realizzano prevalentemente con i numeri da uno a dieci e con i grandi numeri tondi: cento, mille, centomila, milione ecc. Nel primo caso il significato e la funzione sono simili,da un lato, a quello espresso dal paucale che "is used to refer to a small number of distinct real world entities." (Corbett 2000: 22), dall’altro, ai plurali attenuativi, che hanno lo scopo di ridurre dal punto di vista pragmatico la portata della pluralità. Nel caso dell’uso dei grandi numeri il significato è del tutto simile ai plurali esagerativi e intensificativi (Corbett 2000: cap. 7). In ogni caso in tutti gli esempi i sintagmi con i numerali esprimono un significato di pluralità vaga che rientra in ciò che Corbett definisce affective uses della categoria di numero. È chiaro infatti che lo scopo non è tanto quello di riferirsi ad una pluralità di referenti, ma ad un piccolo numero indefinito di referenti o ad un numero molto grande, che rimanda ad una potenziale incalcolabilità. In entrambi i casi il significato prevalente è di un’approssimazione verso il basso o verso l’alto. Il percorso diacronico presenta tratti attribuibili alla grammaticalizzazione classica: fissità di posizione, valore funzionale e perdita di significato lessicale ecc (Voghera 2014). Ma l’evoluzione non si ferma qui e attraverso un processo di transcatégorialità prosegue producendo nuovi nuclei funzionali. Si possono individuare due fasi: la prima di grammaticalizzazione che ha poi permesso la seconda di transcatégorialità, cioè l’uso della stessa forma per svolgere funzioni diverse (Robert 2003). L’intero percorso di mutamento e transcatégorialità si può cogliere e capire in tutta la sua portata solo se si considerano i diversi contesti diamesici. Per questo motivo, si utilizzeranno sia i corpora diacronici MIDIA e DIACORIS, bilanciati per tipi di testi per periodo sia corpora di italiano contemporaneo parlato, quali il VoLIP e Coral-Rom per valutare, nei periodi più moderni, l'incidenza della modalità di trasmissione soprattuto nei processi di transcategorialità.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | VOGHERA Maria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.600,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Proroga | 20 marzo 2019 | |
Gruppo di Ricerca | VOGHERA Maria (Coordinatore Progetto) BASILE Grazia (Ricercatore) IACOBINI Claudio (Ricercatore) SAVY Renata (Ricercatore) |