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CAPTATORE INFORMATICO: ESIGENZE INVESTIGATIVE E DIRITTI FONDAMENTALI
Non è la prima volta che si tenta di regolamentare i captatori informatici e i tentativi fatti finora si erano arenati a causa delle preoccupazioni sollevate dal fatto che questi strumenti sarebbero estremamente potenti e invasivi nonché, secondi le voci più critiche, del tutto incompatibili con le garanzie costituzionali. L’attuale proposta in elaborazione è avanzata, tra gli altri, dal deputato del Gruppo Misto Stefano Quintarelli, che in passato aveva criticato proprio il tentativo di far passare un via libera indiscriminato dei captatori nel decreto antiterrorismo dell’attuale governo. Obiettivo dichiarato degli estensori della nuova legge, dunque, sarebbe di regolamentare una volta per tutte i trojan di Stato ma in modo stringente e tecnicamente appropriato. La proposta di legge dichiara di voler segmentare le funzionalità dei captatori, riconducendole al mezzo di ricerca della prova tradizionale con cui avrebbero più somiglianze. Per cui la ricerca di file sul dispositivo è considerata una forma di perquisizione; l’acquisizione di file come una forma di sequestro probatorio; le intercettazioni del traffico vocale come una intercettazione telefonica; e le registrazioni audio/video come una intercettazione ambientale. Inoltre, la proposta di legge si sofferma sulla problematicità della perquisizione a distanza, riconoscendo che questa modalità pone seri problemi di compatibilità costituzionale e prevedendola per i seguenti casi: gravi reati associativi, terrorismo, pedofilia, prostituzione minorile, omicidio, rapina, estorsione, sequestro di persona, ma anche delitti di pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione e delitti informatici. Il sequestro a distanza dei dati - previsto per gli stessi reati della perquisizione - dovrà invece garantire la conformità con gli originali, la loro immodificabilità e protezione. I tempi e lo sviluppo della proposta di legge non sono ancora chiari, ma di certo i temi sollevati sono molto densi e complessi. Pertanto, il progetto di ricerca sarà concentrato sull'evoluzione normativa e giurisprudenziale sul tema dei captatori informatici, con un taglio decisamente comparatistico, al fine di individuare eventuali ulteriori criticità degli istituti in questione, nonché per raggiungere soluzioni normative, confrontate con quelle straniere, compatibili con l'assetto costituzionale e convenzionale.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | DALIA Gaspare | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 620,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Gruppo di Ricerca | DALIA Gaspare (Coordinatore Progetto) CIMADOMO Donatello (Ricercatore) IOVINO Felice Pier Carlo (Ricercatore) PASTORE ALESSANDRA (Ricercatore) SAMMARCO Angelo Alessandro (Ricercatore) SCHIAFFO Francesco (Ricercatore) SESSA Antonino (Ricercatore) |