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RI-USARE LA CITTÀ. RECUPERO, RIQUALIFICAZIONE, RISEMANTIZZAZIONE DI AREE E SPAZI DEGRADATI

Il progetto si svilupperà individuando aree critiche del territorio di cui il nostro Ateneo è il baricentro - senza escludere ulteriori casi di studio possibili in altri contesti territoriali - in cui effettuare analisi delle criticità e sperimentazioni progettuali. L'attenzione si concentrerà sullo spazio pubblico - inteso nelle sue spesso ambigue gradazioni che vanno dal sempi/privato, al semi/pubblico al pubblico tout court - dove appare più urgente procedere a una revisione degli approcci progettuali tesi a proporre i metodi e le tecniche di progetto per una possibile ri-appropriazione di spazi negletti e degradati. Saranno considerati anche edifici obsoleti e dismessi, cercando di individuarne il ruolo di possibili elementi per strategie di riqualificazione urbana più ampia. Nuovi modi e pratiche d'uso di tali spazi saranno delineati con l'obiettivo di procedere a una loro graduale ri-appropriazione e ri-semantizzazione.; da qui il titolo della ricerca che con il termine "ri-usare" intende anche proporre una lettura delle tattiche e delle strategie spontanee di appropriazione che spesso le comunità intraprendono per tali luoghi critici della città. Il metodo della ricerca tenderà a valorizzare il ricorso all'interdisciplinarietà, in ragione della complessità dei fattori che possono intervenire nel definire il senso e il concetto di qualità da sviluppare per uno spazio urbano degradato. I termini intorno ai quali ruota la ricerca sono bellezza, appropriatezza, precisione, riconoscibilità, da perseguire anche in zone di solito neglette delle nostre città, dove fattori di crisi e di conflitto sono spesso rintracciabili. Una mappa dei fattori di degrado (spaziale, percettivo, materiale, ambientale, sociale ed economico) sarà la base per l'individuazione dei nodi critici delle aree selezionate. Successivamente, la messa a punto di metodi di progetto tesi a intercettare e valorizzare le potenzialità espresse dai differenti luoghi, consentirà di verificare le premesse culturali della ricerca, pervenendo ad un "atlante" di proposte e di idee di riqualificazione da affidare a pochi segni essenziali, nell'ottica di una realizzabilità delle proposte, e di una verifica della loro sostenibilità tecnica, finanziaria e amministrativa, dando concretezza all'approccio interdisciplinare del lavoro di ricerca.