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MECCANICA DELLE VOLTE IN MURATURA

Il modello unilaterale, che appare agli studiosi attenti come la più semplice chiave interpretativa del comportamento delle strutture murarie, è stato introdotto razionalmente nella comunità scientifica da Jaques Heyman nel 1966, con il suo famoso articolo "the stone skeleton". Da allora è stata prevalentemente la scuola italiana di Meccanica strutturale (trascinata dalla leadership carismatica di Salvatore Di Pasquale) a portare il testimone di questa elegante teoria. E' comunque di tutta evidenza che il messaggio della antica tradizione della costruzione muraria, contenuto nel modello unilaterale, abbia ricevuto una fredda accoglienza dalla comunità dell'ingegneria civile. la ragione principale di questo rifiuto è da ricercarsi nel fatto che il modello unilaterale privilegia nell'analisi delle strutture la resistenza per forma, mentre gli ingegneri moderni si sentono più a loro agio con il concetto della resistenza del materiale. E' richiesto sforzo ed un po' di studio per superare i nostri stessi pregiudizi ed accettare che i maestri muratori medievali, che nulla sapevano di elasticità e resistenza dei materiali, avessero una più profonda conoscenza circa il comportamento delle strutture murarie di quella che abbiamo noi ingegneri ed architetti del XXI secolo. C'è anche un altro motivo che ha rallentato lo sviluppo delle applicazioni del modello unilaterale a casi concreti di strutture in muratura: la matematica su cui si basa il modello è più complessa, richiede di accettare funzioni discontinue con derivate singolari, e non consente quindi "tout court" di applicare le tecniche classiche degli elementi finiti. Esistono comunque notevoli esempi di applicazione del modello unilaterale basati su tecniche di Statica Grafica che testimoniano la validità dell'approccio. L'obiettivo di questa ricerca è quello di estendere i risultati ottenuti all'ambito della Dinamica delle Costruzioni in Muratura.