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IL LAVORO NELLA FASE DI DESTRUTTURAZIONE NEO-LIBERALE: NUOVE FORME DI SOGGETTIVAZIONE

Il progetto di ricerca si concentra sul rapporto contraddittorio tra autonomia, passione e soddisfazione per il proprio lavoro, da una parte, e il peso dell’auto-disciplinamento e auto-sfruttamento del lavoratore contemporaneo. L’aspetto innovativo consiste nell’individuazione e studio, teorico ed empirico, di forme di soggettivazione che mettono in discussione l’elemento dell’assoggettamento del lavoratore al mercato o al sistema economico, accanto alle forme di soggettivazione ben più conosciute e frequenti che vedono presentarsi in modo più o meno accentuato elementi di dipendenza dal mercato e dal committente e di disciplinamento alle regole lavorative promosse dal sistema neo-liberale. Vengono quindi studiati contributi teorici e ricerche empiriche, ma anche condotte analisi empiriche sul campo, che spaziano dai professionisti indipendenti (freelance) di seconda generazione (Fumagalli, Bologna) ai lavoratori delle imprese recuperate che gestiscono direttamente i processi produttivi ai modelli organizzativi. La ricerca prevede lo studio della letteratura più recente sulla questione della soggettività dei lavoratori di ultima generazione, in particolare dei professionisti che si presentano per certi versi come soggetti emblematici, per quanto estremi, delle trasformazioni in atto. I professionisti indipendenti (I-Pros) infatti presentano caratteristiche nell’organizzazione del lavoro, nel rapporto con il mercato e nella scarsa protezione e rappresentanza sociale, una sorta di punto estremo della linea di tendenza trasformativa del lavoro negli ultimi decenni. È evidente che gli I-Pros siano ben più esposto al rischio rispetto ai lavoratori dipendenti anche se con contratti “a tutele crescenti” (Jobs Act), ma essi presentano in modo accentuato tendenze generali del mercato del lavoro. È prevista una parte empirica di rielaborazione delle interviste già utilizzate nelle recenti ricerche sui professionisti nell’area urbana milanese (si vedano gli ultimi due progetti Farb). Altro nodo teorico da affrontare attraverso l’analisi della letteratura recente è quello dell’organizzazione del lavoro, cercando di comprendere le caratteristiche dell’assetto organizzativo che le aziende, ma anche le pubbliche amministrazioni centrali e locali, si stanno dando. Questo permette di legare le trasformazioni del lavoro e le nuove caratteristiche richieste ai lavoratori del nuovo millennio al mutamento organizzativo che ne sta alla base. È prevista una parte empirica di osservazione partecipante e di intervista ad un manager di una multinazionale con sede italiana a Milano in modo da approfondire il modello organizzativo tipico delle imprese contemporanee strutturato sul team work intorno a obiettivi specifici di sviluppo aziendale. Infine la ricerca prevede lo studio di casi di “imprese recuperate” nel nostro paese in modo da comprendere potenzialità e limiti delle forme di liberazione dal lavoro alle dipendenze, che possonocostituire una forma di soggettivazione e responsabilizzazione senza assoggettamento. Nello specifico viene analizzata la Rimaflow, impresa recuperata di Trezzano S/N (Milano), attraverso un’etnografia già iniziata da oltre un anno e la azienda agricola recuperata Mondeggi di Bagno a Ripoli (Firenze) attraverso interviste qualitative e osservazione partecipante da effettuare nel secondo anno di ricerca.

StrutturaDipartimento di Studi Politici e Sociali/DISPS
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.451,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaCAVALCA Guido Gabriele (Coordinatore Progetto)
BUBBICO Davide (Ricercatore)