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ETICA, LINGUAGGIO E TRADUZIONE: FONDAMENTI FILOSOFICI E IMPLICAZIONI SOCIOLOGICHE
Il progetto di ricerca, nella sua seconda fase, verificherà e valuterà ipotesi e teorie di etica traduttiva in relazione al pensiero di Antoine Berman e Umberto Eco. L’indagine sarà condotta, prescindendo da rotture e ripensamenti che, in casi sporadici, hanno caratterizzato e influenzato il percorso accademico e professionale dei due studiosi. Si procederà a evidenziare quanto la coerenza del loro pensiero corrisponda all’evoluzione che, nel corso degli anni, ha caratterizzato lo sviluppo delle loro idee. Per quanto riguarda Berman, è importante osservare come ne’ L’épreuve de l’étranger siano presenti numerosi spunti di riflessione sull’etica della traduzione, che saranno, successivamente, ripresi e rielaborati, ne La traduction et la lettre. Allo stesso modo, Eco rielabora e riordina in Dire quasi la stessa cosa, numerosi concetti, esposti all’incirca dieci anni prima nel celebre articolo Riflessioni teorico-pratiche sulla traduzione. Rileggere e commentare i testi di entrambi, alla luce delle loro più recenti produzioni, avrà senso per due motivi sostanziali. Innanzitutto, il confronto permetterà di osservare in che modo nozioni e concetti si siano consolidati nel tempo, divenendo vere e proprie categorie epistemologiche in grado di superare le frontiere di un determinato ambito disciplinare. In secondo luogo, la comparazione si rivelerà particolarmente utile nelle informazioni relative all’evoluzione del loro pensiero, non riconducibile alle sole implicazioni testuali, ma divenuto parte integrante di una riflessione metalinguistica sull’esperienza del tradurre. Particolare attenzione sarà rivolta all’esperienza traduttiva scevra da principi precostituiti che ha rappresentato una delle conquiste più rilevanti del discorso sulla traduzione, cui hanno lavorato, in maniera sostanziale, sia Eco che Berman, dissociandosi da un concetto di etica, esclusivamente legato al rispetto di norme deontologiche e professionali, per proporne unoin grado di consentire la diffusione del patrimonio culturale nel rispetto delle comunità implicate. L’impegno traduttivo diventa per entrambi una minuziosa e paziente ricerca interna al testo, indispensabile per riprodurre il gioco dell’indefinitezza di un termine e quell’incontro di immagini suggestive e memorabili che il traduttore, si assume la responsabilità di trasporre in altra lingua. Il pregio di una traduzione, che si tratti di testo narrativo, poetico, argomentativo, descrittivo, o altro, implica una resa che, di fatto, non dipende soltanto, dalla valenza simbolica del segno linguistico, ma anche dalla proiezione di tale segno nell’uso della lingua e, di conseguenza, nella letteratura. In definitiva, essendo la traduzione anche dinamica sperimentale, angolo di osservazione, adatto a facilitare l’analisi delle strategie linguistiche dei locutori, le sue implicazioni etiche non facilitano soltanto la comunicazione interlinguistica e interculturale, ma diventano ilmodo migliore per avvicinarsi e comunicare con l’Altro.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | MAIELLO Gisella | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.900,00 euro | |
Periodo | 29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018 | |
Proroga | 20 settembre 2019 | |
Gruppo di Ricerca | MAIELLO Gisella (Coordinatore Progetto) |