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IL SUBLIME DALLA DIMENSIONE ESTETICA ALLE FORME DELL'IMMAGINARIO ARTISTICO-LETTERARIO

La ricerca intende partire, in linea propedeutica e sotto il profilo metodologico, dalla dimensione estetica dell’idea di Sublime, così come si è configurata, all’inizio dell’età moderna. Precisamente, dalle riflessioni di Edmund Burke e di Immanuel Kant sulla percezione del reale, trasfigurata in vertigine di sgomento e di attrazione insieme, per spiegare la ‘doppia’ anima, a cui è intimamente connessa la fascinazione per la natura. L’essere umano si sente, infatti, attratto dalla promessa di totalità in essa immaginata, con il conseguente impulso a immergervisi, e, contemporaneamente, dalla sua minaccia di distruttività. All’idea di sublime Burke aveva impresso una decisiva valenza psicologica, in linea con le tendenze dell’empirismo e del sensismo inglese tra Sei e Settecento; ma, approfondendo, nella fase iniziale del lavoro, l’impianto teorico chiaramente trascendentale proposto da Kant, si porrà in rilievo che l’uomo, secondo la sua terza “Kritik”,pur nella propria limitazione e debolezza fisica, scopre tuttavia nella sua ragione una superiorità sull’immensa natura, una ‘facoltà di giudizio’ da essa indipendente. Questa imprescindibile impostazione estetica, che emerge dai testi canonici dei due pensatori e da una specifica bibliografia critico-saggistica (cfr. punto 11: base di partenza scientifica), sarà, nella parte centrale della ricerca, esplorata, verificata e adeguatamenre messa in luce su una vasta gamma di opere con larga apertura comparatistica e interdisciplinare, dalla letteratura, non solo italiana, alle arti visive e dello spettacolo, al cinema, con lo scopo di fare emergere le diverse sfumature, i poliedrici aspetti e i riflessi prismatici del concetto di sublime nel momento della sua metamorfosi da costruzione teorica a mitopoiesi creativa dell’immaginario artistico. Se epifanie illuminanti, per la nostra modernità letteraria, sono i flutti schiumanti del Mediterraneo, che s’infrangono sulle barriere rocciose nel sublime montaliano, come correlativi oggettivi di autoconoscenza, di rivelazione del proprio mondo interiore, e i “naufragi” ungarettiani, come esperienze del soprasenbilile, ricerche dell’Assoluto, delle vette metafisiche del sublime, la sua dimensione cosmica, di cui soprattutto l’artista si sente partecipe, sarà rintracciata, attraverso un variegato percorso e con ampi riferimenti bibliografici, nei grandi poeti greci e latini, da Omero a Lucrezio, nelle personalità letterarie della cultura tedesca, da Hölderlin a Novalis, francese, da Baudelaire a Rimbaud, anglosassone, da Eliot a Conrad, nei pittori più rappresentativi del ‘Natural Sublime’, da Friedrich a Delacroix, e nella produzione cinematografica, da Bergman a von Trier. Dato il carattere interdisciplinare e internazionale della ricerca, tutti i testi letterari saranno riscontrati sempre nella lingua originaria, pur tenendo conto della loro traduzione e diffusione in Italia, consultandoli direttamente anche in Bliblioteche straniere. Così pure, si procederà per le opere d’arte, con una visita nelle Gallerie dove sono esposte (ad esempio, quelle di Friedrich si trovano prevalentemente allo Städtische Kunstsammlungen di Chemnitz, all’Hamburger Kunsthalle di Amburgo, nell’Alte Nationalgalerie di Berlino, mentre quelle di Delacroix sono quasi tutte al Musée du Louvre di Parigi), e per i prodotti cinematografici. Tenuto inoltre conto della tipologia della ricerca, sarà costante lo scambio di opinioni con studiosi di altre letterature, con artisti e critici d’arte, registi e critici di cinema, attraverso seminari e giornate di studio, affidando poi alle pubblicazioni e a un Convegno i risultati scientifici raggiunti.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.800,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaGIULIO Rosa (Coordinatore Progetto)
MONTANILE Filomena (Ricercatore)
PELOSI Pietro (Ricercatore)