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TEOLOGIA POLITICA E TEOLOGIA ECONOMICA: EFFETTI, IPOTECHE E PARADOSSI TRA MODERNITÀ GIURIDICA E GLOBALISMO NEOLIBERALE

Nella ricerca che qui si progetta si cercherà di di far emergere alcune chiavi di lettura in grado di render conto del rapporto complesso tra la legittimazione degli ordinamenti contemporanei e il rinvio a fonti sacrali secolarizzate. L'attuale, apparente "ritorno del religioso" attiene al piano della fede, e al suo rapporto con la politica, oppure rimanda a un diverso livello, che ha a che fare con le dinamiche contraddittorie del capitalismo globale, con le fratture sociali che produce e con la strutturale impossibilità di "fare ordine" che la generalizzazione della logica neoliberale determina? Da più parti viene avanzata la tesi secondo la quale, oggi, il cosiddetto “Occidente” dovrebbe affrontare una sfida esistenziale ai suoi “valori” (come rivelerebbe l'offensiva islamista e la presunta debolezza nel fronteggiarla). La nostra ipotesi è che se l’Occidente ha un problema, esso è innanzitutto con se stesso. Cioè con la propria identità politica incerta, con l’incapacità di rispondere politicamente ai dubbi sul proprio “statuto”: è in definitiva davvero nichilista, ormai avulso da qualsiasi investimento assiologico, etico-politico, da qualsiasi progettualità? La sensazione è che chi si contrappone all'Occidente (che sia per comprensibili ragioni di resistenza alla sua arroganza o in nome di un odio delirante) possa farlo proprio invocando questa contraddizione ad esso tutta interna (in quanto appare come il “non-luogo” di un “culto del nulla”, secondo un'auto-interpretazione di successo), alla quale si prestano a essere ricondotte incoerenze, ipocrisie, cinismo, assenza di reciprocità, violenza ammantata di pseudo-universalismo ecc. La caduta del comunismo come religione politica (degli oppressi) ha lasciato un vuoto che doveva essere coperto, così che l'Islam è diventato il riferimento degli esclusi dalla globalizzazione neoliberista, dei refrattari (al limite al di là della religione in quanto tale). Il tema è sempre quello dello sfondo religioso o metafisico (più o meno secolarizzato) di ogni istituzione del sociale. Cioè del ruolo che giocano i riferimenti ad “assoluti” nella legittimazione dell'ordine sociale. Se, a fronte di un suo deficit e in assenza di altre fonti di speranza, uno sfondo religioso “fondamentalista”, intransigente, si salda a una crescita esponenziale del senso di ingiustizia e al bisogno disperato di immaginare un'alternativa, si crea una miscela di rabbia sociale e identitaria esplosiva. Ciò chiama in causa il vero convitato di pietra quando si tratta di potere e sacro, religione e politica: il capitalismo in quanto culto senza trascendenza, quale era stato colto acutamente da Walter Benjamin (in un senso diverso da quello weberiano). Su questa scia, e nel solco delle ricerche aperte da Foucault sul "pastorato cristiano", nel dibattito recente si sono inserite riflessioni sulla "teologia economica" (ad esempio, quelle di Agamben), che suscitano interesse, mavanno sottoposte ad attenta verifica (così come le stesse ipotesi euristiche foucaultiane). In particolare, ci si ripromette di articolare la tesi secondo la quale la teologia economica non sia niente altro che una forma di teologia politica dissimulata, mimetica al neoliberalismo. In questo contesto, il bisogno di identità e sicurezza e le spinte antioligarchiche sono rivelatori di una crisi del paradigma neoliberale che esige, per evitare esiti nazionalistici e anticostituzionali, un rinnovato ruolo di integrazione sociale dello Stato democratico. La ricerca sarà condotta attraverso l'organizzazione di attività seminariali e convegnistiche presso il Laboratorio Kelsen, la partecipazione a seminari e congressi italiani e internazionali, lo svolgimento di ricerche bibliografiche all'estero.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.965,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaPRETEROSSI Geminello (Coordinatore Progetto)
BISOGNI Giovanni (Ricercatore)
CAVALIERE Anna (Ricercatore)
CERRATO SERENA ANNA (Ricercatore)
FORTE FULVIO (Ricercatore)
GIORDANO Valeria (Ricercatore)
IOVINO LUIGI (Ricercatore)
LUCE Sandro (Ricercatore)
MANCUSO Francesco (Ricercatore)
PIETROPAOLI Stefano (Ricercatore)
TUCCI Antonio (Ricercatore)