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VERIFICA SPERIMENTALE DELLA TRASFORMAZIONE NF-FF DA DATI NON RIDONDANTI ACQUISITI CON SCANSIONE BI-POLARE

In un sistema di misura bi-polare, l’AUT viene montata su una tavola rotante, mentre il probe è ancorato all’estremità di un braccio in grado di ruotare attorno ad un asse di rotazione parallelo a quello della tavola. Pertanto, il grigliato bi-polare viene ottenuto sfruttando la rotazione dell’AUT per raccogliere i dati su anelli concentrici individuati di volta in volta dal movimento rotatorio del braccio. Il laboratorio di caratterizzazione di antenne di Ateneo non dispone di un sistema di misura bi-polare, mentre è dotato di quello piano-polare. In quest’ultimo, la scansione è realizzata combinando il movimento rotatorio dell’AUT con quello lineare del probe, ottenendo un grigliato in cui i campioni sono distribuiti su anelli concentrici. Ne scaturisce, pertanto, che nel grigliato bi-polare la posizione dei campioni sugli anelli è “shiftata” di un angolo noto, dipendente dall’angolo di rotazione del braccio, rispetto ai corrispondenti campioni piano-polari. Pertanto, stante tale analogia, è possibile utilizzare il sistema di scansione piano-polare per validare sperimentalmente anche le tecniche di trasformazione NF-FF con scansione bi-polare. È necessario però introdurre una rotazione del probe rispetto al suo asse longitudinale per poter prelevare, in ciascun punto di misura, rispettivamente le componenti tangenziale ed ortogonale all’arco descritto dal probe (componenti bi-polari). A tal fine, il gruppo proponente si è già dotato di un ulteriore posizionatore di roll, che provvederà ad installare sul posizionatore verticale preesistente su cui verrà montato il probe di misura. Tale modifica consentirà di acquisire i dati che si sarebbero prelevati con un sistema bi-polare. Inoltre, co-ruotando opportunamente il probe in modo tale che gli assi del suo sistema di riferimento si mantengano sempre paralleli a quelli dell’AUT, sarà possibile anche misurare direttamente i dati di NF che si sarebbero acquisiti con una scansione piano-rettangolare classica. In una prima fase, al fine di testare la bontà del montaggio e funzionamento del nuovo posizionatore, si verificherà che il campo lontano di un’AUT disponibile in laboratorio, ottenuto con la trasformazione NF-FF classica a partire dalle misure piano-rettangolari effettuate sul sistema così “upgradato”, sia in accordo con quello ottenuto nella stessa camera anecoica con le scansioni cilindrica e sferica. Successivamente, si procederà alla verifica sperimentale delle tecniche di trasformazione NF-FF non ridondanti con scansione bi-polare, basate sull’utilizzo sia della modellazione oblata che di quella flessibile realizzata mediante una doppia scodella. Al fine di verificare l’efficienza degli algoritmi OSI, le ricostruzioni lungo linee radiali delle componenti bi-polari ottenute dai campioni non ridondanti acquisiti saranno confrontate con quelle direttamente misurate dal probe. Poiché la trasformata NF-FF con scansione bi-polare si riconduce a quella piano-rettangolare, risulta evidente che, per effettuare la “probe compensation”, gli assi del probe si devono sempre mantenere paralleli a quelli del sistema di riferimento dell’AUT. D’altra parte, se il campo lontano del probe utilizzato presenta una dipendenza azimutale del primo ordine, è possibile utilizzare delle opportune formule che legano le componenti piano-rettangolari con quelle bi-polari misurate. Per verificare l’efficienza di tali formule per la co-rotazione via software, si confronteranno le componenti piano-rettangolari ottenute da quelle bi-polari con quelle direttamente misurate. L’efficienza complessiva delle tecniche di trasformazione NF-FF con scansione bi-polare sarà quindi confermata dalla bontà degli accordi del campo lontano ricostruito con quello di riferimento ottenuto con la trasformazione classica piano-rettangolare. Infine, ci si propone di validare sperimentalmente gli algoritmi di compensazione degli errori di posizionamento nelle tecniche di trasformazione NF-FF con scansione bi-polare.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo18.304,66 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaGENNARELLI Claudio (Coordinatore Progetto)
D'AGOSTINO Francesco (Ricercatore)
FERRARA Flaminio (Ricercatore)
GUERRIERO Rocco (Ricercatore)