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LI FLOURS D'AMOURS (EDIZIONE CRITICA E ANALISI DELLE FONTI)

il progetto di ricerca si articolerà in diverse fasi: trascrizione e edizione del testo (provvista di apparato critico e note al testo); traduzione italiana del poema; analisi linguistica e versificatoria; studio delle fonti letterarie. A questo proposito è importante sottolineare che il poema 'La flors d'amours' presenta non solo generici richiami al ricco patrimonio tematico dei generi cortesi ma rimanda anche a testi e autori ben precisi come al romanziere Chrétien de Troyes o al troviere Richard d Fournival, così come la ricercatezza delle rime anticipano i versi del poeta Baudoin de Condé. Secondo un interessante studio condotto da Heneveld sull’ubicazione, in diversi manoscritti del XIII secolo, di raccolte di testi sull’ars amandi, la sottosezione che chiude il codice 1553, è composta da quattro brevi opere che focalizzano, in modo tradizionale, la loro attenzione sull’arte di amare. Questi quattro testi sono accompagnati da altri racconti brevi, seri come i lais e burleschi come i fabliaux, che rielaborano il tema dell’amore sotto vari punti di vista e sotto vari aspetti che vanno dalla misoginia (L’ewangille aux femmes) alla lode delle dame, dalla cortesia, intesa come un insieme di regole moralizzanti, alla satira e al burlesco, dall’esaltazione dell’amore profano a quella dell’amore coniugale, in un gioco letterario e stilistico che mescola l’alto con il basso, il serio con il comico, l’aspetto corporale con quello spirituale. Come sottolinea Henveld: «Le transfert s’effectue dans les deux sens, et les deux approches du désir s’opposent et contrastent dans les recueils. Selon une esthétique morale proche des théories de la proportionalité, deux images opposées di désir semblent être necessaire à un enseignement amoureux complet.» Quindi la raccolta di testi che ritroviamo in quest’ultima sezione del manoscritto ha uno scopo essenzialmente didattico-moralizzante e l’insegnamento che si propone insiste sull’esclusività in amore e sulla necessità di imparare ad amare cortesemente. L’ubicazione dei testi sull’arte di amare nella parte finale del manoscritto, risponde, secondo le regole della retorica classica , alla fase della conquestio che consisteva nel terminare un discorso con argomenti rimarchevoli e persuasivi perché erano quelli che l’uditore avrebbe ascoltato meglio e ricordato. In epoca medievale, i testi e i temi riguardanti l’arte amatoria rientrano sicuramente in questa categoria di argomenti, per il loro carattere performativo nel senso che, come sottolineo in un recente saggio sulle tecniche performative nella letteratura romanza: «Si parla in questo caso di trans-materializzazione: l’apparato formulare che investe i soggetti, i temi, i motivi e le idee contenute in un’opera letteraria […] possono diventare anche un espediente che si riversa sull’inconscio del ricevente e lambisce la sua coscienza, influenzandone, in seguito, le idee, il comportamento e le azioni. Si tratta di un processo profondo, psicologico, che tocca altri aspetti della sensibilità dell’ascoltatore e che ha come intento, oltre a quello di istruire e intrattenere, anche quello di “convincere”, di “persuadere”, di “influenzare” il pubblico delle idee sottese al messaggio poetico trasmesso.» Li flours d’amours si presenta quindi come un collante o un ponte tra visioni diametralmente opposte del sentimento dell’amore, e questa sua funzione è resa ancor più evidente dalla struttura stilistico- metrica che l’autore anonimo decide di adottare ovvero il dibattito. Il poemetto quindi è costruito sullo scambio di idee e/o opinioni tra due personaggi fittizi ma ‘cruciali e determinanti’ nel rapporto d’amore: il Cuore e il Corpo.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.900,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Gruppo di RicercaGALANO Sabrina (Coordinatore Progetto)
LEE Charmaine Anne (Ricercatore)