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L'USO DELLA MONETA DI BASSO CONTO. ANALISI DI CONTESTI CAMPIONE

La ricerca punta all'analisi delle monete in bronzo in uso tra il IV secolo a.C. e il I d.C. in contesti archeologici-campione di Paestum e di Velia. L'argomento riveste rilevante interesse scientifico, se si considera che la moneta spicciola, il cui ruolo spesso è sottovalutato negli studi rispetto a quello della valuta pregiata, integra la conoscenza delle pratiche monetarie e la ricostruzione del panorama storico-economico delle aree in cui se ne registra l'uso e, più in generale, della società che l'ha coniata per i propri bisogni distributivi.La ricerca sulla diffusione e sull'uso della moneta in bronzo, tra l'altro, investe appieno il problema della cessazione della produzione di moneta autonoma in Magna Grecia. La documentazione proveniente dai siti archeologici ubicati lungo il versante tirrenico della Campania offre un osservatorio privilegiato innanzitutto in quanto Paestum (colonia di diritto latino dal 273 a.C.) e Velia rappresentano rari casi di città dell'Italia meridionale in cui è attestata ancora in avanzato I a.C. la coniazione di moneta autonoma in bronzo con funzione sussidiaria ai denari in argento emessi da Roma.Nel corso del 2016 si è proceduto alla revisione critica e alla schedatura della documentazione bibliografica e di archivio relativa ai ritrovamenti monetali a Velia e nel territorio velino e ai loro contesti archeologici. Si sta procedendo ora alla ricognizione e alla classificazione del materiale numismatico custodito nei depositi del locale Ufficio degli Scavi, dopo una pulitura preliminare al restauro, finalizzata alla lettura delle raffigurazioni prodotte, nei frequenti casi di cattiva conservazione degli esemplari. Un primo lotto, proveniente dagli scavi condotti negli anni scorsi dall'Università di Napoli Federico II, è stato di recente trasferito presso il Laboratorio di archeologia "M. Napoli" del nostro ateneo e sarà ora oggetto di studio da parte del gruppo di lavoro impegnato in questo progetto di ricerca.Lo scopo è anche quello di avviare la compilazione del corpus delle abbondanti emissioni di Velia in bronzo con i tipi Atena/Tripode (l'ultima emissione monetale della città, ancora di discussa datazione) possibilmente organizzato su seriazione dei conii. Per definire la cronologia sarà fondamentale lo studio dei ritrovamenti archeologici da cui provengono queste piccole monete. Un accurato esame delle loro peculiarità iconografiche e stilistiche, coadiuvato dall'analisi per sequenza dei conii concorreranno a definirne la durata e il volume di emissione. Al fine di valutare l'incidenza di queste emissioni nell'ambito del circolante presente a Velia in epoca tardo-repubblicana sarà necessario compararne il numero di attestazioni con la quantità di numerario romano della stessa epoca e, quindi, completare la catalogazione informatizzata di reperti numismatci provenienti da Velia già avviato da diversi anni da ricercatori dell'Università di Salerno.L'insieme dei dati sarà valutato in una quadro complessivo, in cui si inseriranno anche altre fonti come quelle storico-letterarie ed epigrafiche, per tracciare un quadro esaustivo del profilo culturale ed economico della città in età ellenistico-romana. I dati ricavati verranno messi a confronto con la documentazione coeva già nota da altri siti archeologici, con particolare riguardo alle coniazioni in bronzo della vicina Paestum. Per quanto riguarda Paestum, ultimato lo studio delle serie finali, edito in recenti lavori a stampa, si intende ora riprendere l'esame delle prime emissioni in bronzo della colonia latina.Analisi archeometriche su campioni di monete forniranno le indispensabili informazioni sulla composizione delle leghe e la provenienza dei metalli coniati.Sopralluoghi congiunti presso i siti archeologici in esame e workshop rganizzati a scadenza periodica saranno occasione di riflessione e di trasmissione della conoscenza dei risultati acquisiti nel corso delle ricerche.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.600,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaCANTILENA Renata (Coordinatore Progetto)
CARBONE Federico (Ricercatore)
MARANI FLAVIA (Ricercatore)
PARDINI Giacomo (Ricercatore)