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RUOLO DELLA CALPROTECTINA COME BIOMARCATORE PRECOCE NELLA DIAGNOSI DELLE SINDROMI CORONARICHE ACUTE

Saranno arruolati pazienti (Pz) sottoposti a coronarografia (CORO) per coronaropatia stabile o per SCA e Pz con assenza di lesioni coronariche sottoposti a CORO per valutazione pre operatoria in Pz con valvulopatia cardiaca. Al fine di valutare il ruolo della calprotectina (CPT) come marcatore diagnostico, nei Pz con sospetta SCA, un campione di sangue sarà prelevato da un accesso venoso periferico per la valutazione della concentrazione sistemica di CPT al momento dell’accesso in ospedale (in pronto soccorso per i Pz con sospetta SCA, al momento del ricovero per i Pz con cardiopatia stabile). La CPT sarà misurata tramite saggio immuno-assorbente enzyme-linked. Negli stessi campioni saranno misurate le concentrazioni dei comuni marcatori di necrosi miocardica (Troponina e CK-MB) e di infiammazione (proteina C reattiva- PCR) con i saggi impiegati nel laboratorio analisi della nostra azienda ospedaliera. Nei Pz con SCA, il dosaggio di CPT sarà ripetuto dopo 3 ore unitamente a quello dei marcatori cardiaci. Confronteremo dunque la concentrazione di calprotectina, periferica e coronarica, tra Pz senza malattia aterosclerotica coronarica, Pz con coronaropatia stabile e Pz con SCA; in questi ultimi, saranno valutati differenze di concentrazione ematica di CPT in relazione al tipo di SCA (ST-elevato o non-ST-elevato) e alla tempistica di insorgenza del dolore (gruppo 1: arruolamento entro 2 ore dall’insorgenza del dolore; gruppo 2: arruolamento dopo almeno 2 ore dall’insorgenza del dolore). Nei Pz con SCA, inoltre, confronteremo i cambiamenti di concentrazione ematica di calprotectina e troponina in relazione al tempo dall’insorgenza del dolore. Allo scopo di valutare il ruolo della CPT nell’identificazione di Pz portatori di placche vulnerabili, in Pz con evidenza di coronaropatia aterosclerotica alla CORO, sarà inoltre effettuata un’analisi intravascolare mediante tomografia a coerenza ottica (optical coherence tomography- OCT) per la valutazione del plaque burden, la caratterizzazione e l’entità delle diverse componenti delle placche (core necrotico, calcificazioni coronariche, infiltrazione macrofagica, fibroateromi con cappuccio fibroso sottile, trombosi, rottura, erosione o ulcerazione di placca) e la presenza e l’estensione di remodeling vascolare coronarico (cambiamenti nell’area vascolare in risposta allo sviluppo di una placca aterosclerotica). Tali caratteristiche saranno poi messe in relazione con la concentrazione transcoronarica e sistemica di calprotectina, allo scopo di valutare se tale proteina possa fornire informazioni sulle caratteristiche biologiche delle placche coronariche. Accanto ai controlli clinici di routine, i pazienti arruolati saranno sottoposti ad un follow-up (tramite visita o intervista telefonica) 12 mesi dopo l’ingresso nello studio, allo scopo di valutare anche il potenziale valore prognostico dei livelli di calprotectina circolante in pazienti con coronaropatia aterosclerotica. Tutti i pazienti arruolati dovranno avere un’età superiore a 18 anni e dare il loro consenso informato scritto allo studio. Le caratteristiche cliniche, angiografiche e laboratoristiche saranno registrate in un database informatico. Criteri di esclusione saranno rappresentati da condizioni che potrebbero alterare i livelli di calprotectina circolante in modo indipendente dallo stato cardiovascolare, quali severa disfunzione epatica o renale e presenza di malattie autoimmuni, infiammatorie croniche o neoplasie. Altri criteri di esclusione saranno rappresentati da condizioni che impediscano una corretta analisi OCT (presenza di occlusioni coronariche croniche, bypass aorto-coronarici, Pz in condizioni emodinamiche instabili). L’identificazione di nuovi e più precoci marcatori, rispetto a quelli attualmente utilizzati, migliorerebbe l’efficacia diagnostica, permettendo un approccio terapeutico personalizzato, migliorando quindi la prognosi dei Pz con SCA.

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo8.173,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaGALASSO Gennaro (Coordinatore Progetto)
PISCIONE Federico (Ricercatore)