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POLITICHE DI COESIONE E ACCUMULAZIONE DI CAPITALE

In linea di principio, i fondi strutturali dovrebbero aumentare la capacità produttiva delle regioni beneficiate, e ridurre il loro divario di performance economica nei confronti delle altre aree (Commissione europea, Agenda 2000, 2000; p. 155). Il loro impatto può essere misurato valutando le relazioni esistenti tra fondi, produttività e accumulazione dei fattori. Si tratta di una valutazione di impatto macroeconomico, che riguarda gli effetti aggregati delle politiche su un determinato territorio.La sfida principale che una valutazione di questo tipo deve affrontare è quella di distinguere i cambiamenti nella situazione economica causata dalle politiche da quelli causati da altri fattori. Come è noto (si vedano, per esempio, Blundell e Costa Dias, Evaluation Methods for Non-Experimental Data, Fiscal Studies, 2000), i problemi fondamentali in questo senso sono la possibile omissione di variabili rilevanti (legata alla difficoltà di misurare gli effetti dell'intervento separatamente da altri fattori) e il cosiddetto selection bias. Non tenere conto di questi fattori può compromettere la validità del confronto tra aree interessate e non interessate dalla politica in questione (in questo caso, essenzialmente, le politiche di coesione).In questo progetto affrontiamo questi problemi stimando un modello di panel a effetti fissi per le equazioni che determinano il PIL regionale, gli investimenti fissi lordi privati e l'accumulazione del capitale umano.È necessario sottolineare tre punti:1) vengono mitigati il problema di varisbili omesse e il selection bias attraverso l'inserimento di appropriate variabili di controllo;2) si tiene conto non solo di una serie di fondi dell'UE, adottati congiuntamente o in varie combinazioni, ma anche di un vettore di fondi nazionali (relativi a politiche regionali e industriali) relativi a una data regione. Non esiste un'altra analisi, almeno nella letteratura italiana, confrontando l'impatto congiunto dei fondi nazionali e dell'UE.3) nella letteratura si è spesso presa in considerazione che la crescita nelle regioni del Mezzogiorno è vincolata dalla scarsa disponibilità di alcuni beni pubblici locali, come le infrastrutture fisiche e sociali. Si stimeranno quindi varianti delle nostre equazioni di base, comprendenti i termini di interazione tra le proxies di infrastrutture fisiche e sociali e i vari fondi.Al fine di ottenere ulteriori approfondimenti, si effettueranno anche stime limitate alle regioni del Mezzogiorno, la cui dotazione di infrastrutture fisiche e sociali è notevolmente inferiore. Ovviamente questo esercizio è anche di grande importanza nella valutazione della capacità dei fondi di stimolare processi di convergenza. Se i coefficienti di impatto ottenuti per il solo Mezzogiorno sono compatibili con quelli ottenuti per tutte le regioni, le regioni dell'Obiettivo 1 o Convergenza dovrebbero trarre profitto dalle loro dotazioni più grandi dei fondi. Ciò significherebbe che le politiche di coesione hanno contribuito a ridurre le disparità interregionali in Italia.

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.427,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaDESTEFANIS Sergio Pietro (Coordinatore Progetto)
AGNES ANNINO (Ricercatore)
BARRA Cristian (Ricercatore)
COCCORESE Paolo (Ricercatore)
COPPOLA Gianluigi (Ricercatore)