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" JUDICIAL DECISION-MAKING".

Quale il rapporto oggi fra artificio, ragione, valori nelle forme che assume il judicial-making giuridico e quale la rilevanza di questa relazione per la teoria giuridica?Se, infatti, la crisi della mediazione politica comporta un ampliamento dei poteri dei tribunali, nell’ottica di una crescente rivalutazione di una razionalità pratica del diritto, si registra sul piano della ricostruzione teorica la difficoltà di descrivere il judicial decision-making con una cassetta degli attrezzi immutata. Allo stesso tempo, le pratiche di bi-lanciamento costituzionale che impegnano su scala globale la giuri-sprudenza, dinanzi alla difficoltà di arginare il disaccordo in campo morale, sembrano rivitalizzare alcuni punti chiave del modello artifi-cialistico del diritto e della sua metodologia.La ricerca proverà pertanto ad indagare in via preliminare il nesso intercorrente fra evoluzione del diritto transnazionale e circuito giurisdizionale allo scopo di evidenziare la progressiva istituzionalizzazione e proceduralizzazione della decisione giuridica sganciata dalla prospettiva ordinamentale e sempre più orientata verso modalità anglo americane basate sui principi dello "stare decisis". In quest'ottica, particolare attenzione sarà dedicata al ruolo delle regoli formali e alla ricostruzione critica del modello giuspositivistico del diritto (Kelsen Hart, Bobbio) in comparazione con il modello realistico (Ross, Holmes, Frank). Nella fase successiva,l'indagine analizzerà la natura complessa dei processi di judicial decision making, fra ermeneutica e politicità da un lato, e fra ragionevolezza pratica, coerenza e pluralismo etico dall'altro, nel tentativo di far emergere l'aspetto estremamente controverso dei valori fondanti i processi di deliberazione pratica e la loro ricostruzione congruente. In tale fase, a partire dalla difficoltà di gestire e di circoscrivere il carattere arbitrario e soggettivo dei giudizi di valori chiamati in gioco dalla ponderazione costituzionale, si evidenzierà attraverso la problematizzazione del dibattito filosofico-giuridico come sia indispensabile importare da una parte della filosofia morale concetti e categorie applicabili nel judicial decision making, riducendo in questo modo la configurabilità dei conflitti interpretativi.Nella fase finale della ricerca si proverà ad offrire una lettura del diritto e dei processi di creazione e applicazione da parte della giurisprudenza che dia nuova linfa vitale alla dialettica artificio/ragione che costituisce classicamente un crocevia di domande e interrogativi per il teorico del diritto.Tale dialettica mostra, per un verso, infatti, un’inedita compatibilità in un quadro sempre più sottoposto a contaminazioni e a ibridazioni. Per un altro, riproduce l’antitesi dentro un modello di diritto strutturato su una corretta ed unitaria interpretazione dei valori e da intendersi come parte della morale. Conflitti che nascono dalla necessità di tutelare i diritti costituzionali, azionandoli e rendendoli giustiziabili. Conflitti che realizzano di-ritti e che costruiscono strade di “senso”, ma che non sfuggono alla difficoltà di una ricostruzione teorica omogenea, testimoniando la ricchezza del pluralismo morale.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.424,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaGIORDANO Valeria (Coordinatore Progetto)
BISOGNI Giovanni (Ricercatore)
LUCIANO Michelangelo (Ricercatore)
MANCUSO Francesco (Ricercatore)
NIGRO CARMELO (Ricercatore)
PIETROPAOLI Stefano (Ricercatore)
PRETEROSSI Geminello (Ricercatore)
RUSSO EMMA (Ricercatore)
TUCCI Antonio (Ricercatore)