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LA VENDITA INTERNAZIONALE
Il progetto intende partire dai contenuti della Convenzione di Vienna e dalle sue applicazioni pratiche. La vendita internazionale è certamente il contratto maggiormente utilizzato nel commercio internazionale, anche perché generalmente legata ad una serie di contratti ed operazioni ad essa strumentali (ad esempio agenzia, spedizione, trasporto, distribuzione, ecc).La Convenzione di Vienna del 1980, ratificata dall’Italia con legge n. 765/1985, si applica esclusivamente ai contratti di vendita di beni mobili tra parti aventi la loro sede di affari in Stati diversi. Le parti hanno comunque la facoltà di escludere espressamente la Convenzione mediante apposita pattuizione nel contratto, oppure derogare a singole sue disposizioni o modificarne gli effetti. Negli ultimi decenni si è assistito al progressivo aumento dei volumi delle alienazioni trasnfrontaliere. Questo fenomeno, che gli economisti definiscono globalizzazione dell'economia, è dovuto in parte all'incremento dei sistemi transnazionali di comunicazione, in parte al ridursi dei vincoli fiscali e doganali tra i singoli Stati. Ciò ha generato fattispecie assai complesse, in cui rileva l'armonizzazione, spesso non facile, tra più ordinamenti giuridici, ponendosi esigenze di coordinamento tra di essi al fine di risolvere problemi di sovrapposizione o interferenza normativa. L'effetto di questo stato di cose è stato quello di incrementare la concorrenza nel mercato internazionale, considerato ormai l'unico mercato possibile, per cui gli scambi commerciali si sono via via intensificati e la forte domanda di sicurezza e celerità da parte degli operatori economici spiega la spinta verso un diritto uniforme.La disciplina della vendita internazionale è rimasta affidata per lungo tempo alle tradizionali regole del diritto internazionale privato. L'art. 25 disp. prel. c.c. individuava la legge regolatrice delle obbligazioni secondo i seguenti criteri: « le obbligazioni che nascono da contratto sono regolate dalla legge nazionale dei contraenti, se è comune; altrimenti da quella del luogo nel quale il contratto è stato concluso. È salva in ogni caso la diversa volontà delle parti. Le obbligazioni non contrattuali sono regolate dalla legge del luogo ove è avvenuto il fatto dal quale esse derivano ». Tale norma è stata, poi, abrogata dagli artt. 57 ss. l. n. 218/1995, che ha introdotto un sistema articolato di norme di conflitto, destinate a regolamentare la materia delle obbligazioni nel diritto internazionale privato, che in realtà si risolve in una congerie normativa non coerente che ha spinto i giuristi ad elaborare regole idonee a fornire una sistemazione unitaria al fenomeno.La Convenzione regola esclusivamente la formazione, la conclusione del contratto di vendita ed i diritti ed gli obblighi del venditore e del compratore che sorgono da tale contratto. In particolare, essa non copre una serie di problematiche più generali, come ad esempio, la validità del contratto o di singole sue clausole o degli usi, degli effetti che dal contratto possono derivare sulla proprietà dei beni venduti, la disciplina della penale, ecc. per le quali, in assenza di legge prescelta, si deve fare ricorso alle norme di diritto internazionale privato.Il progetto intende soffermarsi sui nuovi confini della lex mercatoria, sulle dinamiche dei principi Unidroit e sugli interventi normativi europei che hanno di fatto modificato il quadro di riferimento delle regole in tema di vendita internazionale. Inoltre, intende soffermarsi sulla forma del contratto e sulle condizioni generali dell vendita, nonchè sulle regole che presidiano la garanzia di conformità della merce.Infine, la ricerca intende tracciare le nuove linee del diritto comune europeo della vendita.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | IVONE Vitulia | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.124,00 euro | |
Periodo | 20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020 | |
Proroga | 20 febbraio 2021 | |
Gruppo di Ricerca | IVONE Vitulia (Coordinatore Progetto) AVERSANO Gabriele (Ricercatore) FALCONE Chiara (Ricercatore) FATTIBENE Rosanna (Ricercatore) MIRAGLIA Caterina (Ricercatore) NEGRI Stefania (Ricercatore) PRINCIPE Angelina (Ricercatore) VECCHIONE Antonio (Ricercatore) |