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FUNZIONE NOTARILE E LEGALITÀ COSTITUZIONALE

Il gruppo di ricerca intende approfondire il tema della funzione notarile e la sua evoluzione all'interno di un sistema normativo fondato sulla legalità costituzionale, compulsata da talune sollecitazioni provenienti da quanti, o perché condizionati da un approccio interpretativo formalistico, o perché sospinti da una logica limitativa della responsabilità notarile, considerano - peraltro con più di qualche incoerenza - la funzione del notaio esclusivamente agganciata agli enunciati della legge notarile e del tutto indifferente alla prospettiva ermeneutica sistematico-assiologica imposta oggi dall'ordinamento giuridico vigente. In quest'ottica il notaio, nell'esercizio delle funzioni assegnategli dall'art. 1 l. not., sarebbe responsabile ex art. 28 l. not. soltanto nel caso in cui si rifiutasse di ricevere un atto perché vietato dalla legge, o perché contrario all'ordine pubblico e al buon costume, essendo chiamato a compiere nulla più che un mero controllo di legalità, dunque a svolgere - nella sostanza - un'attività eminentemente esecutiva, ancorché di alto profilo. Va sin d'ora anticipato come questa affermazione trovi una decisa smentita anche nella legge notarile del ’13, ove, di là dai richiami alle deleghe di poteri e alle «altre attribuzioni deferite dalla legge» (art. 1 l. not.), si statuisce che il notaio «indaga la volontà delle parti e sotto la propria direzione e responsabilità cura la compilazione integrale dell’atto» (art. 47 l. not.). Norma, quest'ultima, che, in un ordinamento costituzionale, va necessariamente interpretata alla luce dell'art. 97 Cost., che - come è noto - impone al pubblico ufficiale di svolgere la sua funzione con terzietà ed imparzialità (art. 97 cost.). Date tali premesse, si pone il problema di comprendere, innanzitutto, cosa debba intendersi oggi per attività notarile, quali siano gli obblighi del notaio, in che modo debba estrinsecarsi la diligenza professionale richiesta dall'art. 1176, comma 2, c.c. Ed è su tali profili specifici che il gruppo di studio, dopo aver dedicato una prima fase della ricerca al reperimento del materiale dottrinale, giurisprudenziale e della prassi notarile, vorrà soffermarsi. Dopodiché si procederà all'approfondimento di un ulteriore aspetto, strettamente correlato al primo, ossia l’attività di controllo degli atti da parte del notaio, che, oggi, può essere considerata la vera essenza del magistero notarile, che lo rende un imprescindibile strumento di tutela per la collettività e che gli garantisce la resistenza storica rispetto ai piú o meno goffi tentativi di esautorazione. L’enunciato dell’art. 28, comma 1, l. not., vieta al notaio di ricevere o autenticare atti che siano «espressamente proibiti dalla legge, o manifestamente contrari al buon costume o all’ordine pubblico» e prevede un rigoroso regime sanzionatorio in caso violazione . Un controllo, dunque, di legalità (e di liceità) che il notaio ha l’obbligo di compiere, in via preventiva, allo scopo di tutelare le parti dall’insorgenza di controversie; ma che è essenzialmente limitato alla struttura formale del negozio. Un controllo, questo, c.d. "in negativo", cioè circoscritto alla validità dell'atto. Se, in epoca precostituzionale, un simile sindacato poteva essere sufficiente a sollevare il notaio da responsabilità ex art. 28 l. not., è dubbio che possa dirsi lo stesso con l’entrata in vigore della Costituzione. Ciò in considerazione del fatto che, in un ordinamento costituzionale, il controllo di legalità imposto al notaio deve diventare necessariamente di «legalità-legittimità costituzionale», sí da richiedere un sindacato esteso anche al contenuto dell’atto, ossia alla meritevolezza degli interessi concretamente coinvolti rispetto ai princípi identificativi dell’ordinamento vigente, tale da rendere il notaio parte attiva anche del processo evolutivo del diritto. Ed è proprio all'individuazione dei confini di tale innovato ruolo che il gruppo di studio dedicherà la fase finale della ricerca.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo848,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaLAZZARELLI Federica (Coordinatore Progetto)
CUOFANO Giovanna (Ricercatore)
DI NENNA Giovanni (Ricercatore)
FEDERICO Andrea (Ricercatore)
IMBRENDA Mariassunta (Ricercatore)
MALOMO Anna (Ricercatore)
MOSCARIELLO Salvatrice (Ricercatore)