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LA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE

Il progetto mira, preliminarmente, alla ricostruzione delle varie fasi della rappresentanza , divise in aree logiche e tematiche conseguenziali:l'accesso alla cittadinanza;il rapporto fra informazione e democrazia;il dibattito in ordine alle modifiche del regime di acquisizione della cittadinanza;il ruolo delle leggi elettorali come strumento di trasformazione dei voti espressi in seggi, cioè strumenti di democrazia;l'analisi delle leggi elettorali come succedutesi dal 2004;la giurisprudenza della Corte costituzionale in materia elettorale;il peso dei regolamenti nel rapporto fra elezione all'interno di una lista e scelta di appartenere ad un gruppo parlamentare;l'attualità del ruolo dei parlamenti nelle forme di governo parlamentari e nella costituzione del rapporto di rappresentnanza politica nazionale;il rapporto con la rappresentanza nel Parlamento europeo;la comparazione con altre forme di governo parlamentari in Europa.Gli aspetti più originali ed innovativi percorrono ampie parti della su indicata impostazione, sono tre e riguardano: il tema stesso della democrazia parlamentare, cinto dalla democrazia diretta mediante referendum e dalla democrazia deliberativa ed elettronica come sviluppatesi prima in alcuni specifici esperimenti nei Paesi dell'Europa centrale e settentrionale - a partire dalla fine del secolo scorso -, poi anche in Italia attraverso l'affermazione di nuovi movimenti politici che hanno conseguito anche una significativa rappresentanza parlamentare;il ruolo del Parlamento alla luce della più recente giurisprudenza costituzionale elettorale del 2014 e del 2017, la quale, come è noto, ha dichiarato l'incostituzionalità di alcune disposizioni delle leggi elettorali impugnate facendo ricorso all'ancor più crescente e pervasivo criterio della ragionevolezza;l'analisi del criterio della ragionevalezza giurisprudenziale che, in nome di una diversa lettura dei vincoli costituzionali, rischia di ridefinire i contorni della discrezionalità parlamentare in una materia così "parlamentare" come la legge elettorale, che rischia di allontanare, poi, la legge dal Parlamento.