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L'ARMONIA DELLE STORIE, L'ANGOLO DEI BAMBINI E LE FIABE AL PIANOFORTE. LA NARRAZIONE MUSICALE DELL'INFANZIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO.

Il progetto gode di una innegabile originalità scientifica poiché si sviluppa su un campo di studi interdisciplinare e multiprospettico, nel quale la musica diviene privilegiato canale ermeneutico nella fruizione di lettere ed arti da parte di bambini e ragazzi. Ne consegue un arricchimento di comparazioni e contaminazioni tendente a una visione ad ampio spettro di saperi ed ambiti culturali. Il percorso di intersezione tra letteratura, musica e infanzia che prende vita nel cuore dell'Ottocento, grazie a compositori come Robert Schumann, si apre e dà libero sfogo a tutte le proprie potenzialità verso la fine del secolo, per poi compiersi come consapevole rapporto estetico, artistico e narrativo all'inizio del Novecento ed in particolare nel 1908, anno che ospita la definizione delle due modalità di narrazione interdisciplinare che si prendono in analisi.Dopo la grande esperienza dei cicli di Schumann destinati a bambini e ragazzi, Kinderszenen e Jugendalbum, rispettivamente del 1838 e del 1848, la fine dell'Ottocento vede diversi grandi compositori impegnati sia nella 'descrizione musicale' dell'infanzia, dei risvolti psicologici, dei sentimenti, dei giochi e degli ambienti, che nella vera e propria riproposizione di alcuni elementi narrativi cari all'infanzia stessa. Basti pensare, tra gli altri, a Souvenir d’enfance e Ricordi dell’infanzia, di Modest Petrovič Musorgskij, rispettivamente del 1857 e del 1865, all’Album pour enfants di Pëtr Il’jč Čajkovskij, del 1878, ai Jeux d'enfance di George Bizet del 1871, a Dolly di Gabriel-Urbain Fauré del 1894. Successivamente, nel 1908, Claude Debussy e Maurice Ravel, due tra i più grandi esponenti dell'Impressionismo musicale (categoria forse più vicina all'evanescenza estetica dei fanciulli), scrivono - quasi contemporaneamente - Children's Corner e Ma mère l'oye, di fatto portando a compimento tutte le traiettorie precedenti ed aprendo la strada alle 'rappresentazioni musicali' che, anche a livello sinfonico, teatrale e coreutico, prenderanno vita nel Novecento.Innovativa risulta l'intenzione di analizzare questa produzione artistica mettendola in diretta connessione con l'intera 'regione culturale' relativa ai rapporti tra la narrazione e l'infanzia.Proprio la narrazione, così concepita, offre una molteplicità di canali interpretativi ed orizzonti di sviluppo potenzialmente ampi, poiché lo snodo epocale, a cavallo di due secoli, pone le basi per una circolarità delle arti (pittoriche, grafiche, letterarie, musicali - basti pensare all'Impressionismo appena richiamato) che diviene nuovo, allargato campo di saperi e di ricerca, ed impone un gruppo di lavoro ricco e variegato, composto da docenti di liceo, docenti di conservatorio, docenti universitari e specialisti in ambito storico-pedagogico e artistico.Il progetto, dopo aver recuperato la più ampia collocazione teorica di natura interdiciplinare e formativa, si sviluppa su un doppio binario:- la rappresentazione dell'infanzia nella narrazione letteraria e musicale tra fine Ottocento e inizio Novecento, con diretti riferimenti anche alle altre forme d'arte.- la trasposizione in musica di testi per bambini e ragazzi, con particolare riferimento alla fiaba e al fiabesco individuati quali registri principali dell'immaginario infantile.La ricerca, inoltre, si avvale di prestigiose collaborazioni con docenti, letterati e musicisti internazionali, e con sedi Universitarie come Zagabria, Szeged e Lyon.

StrutturaDipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.430,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaACONE Leonardo (Coordinatore Progetto)
CHIRICO Irene (Ricercatore)