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VALORE E USO DEI SEGNALI DISCORSIVI DI TIPO COGNITIVO IN LINGUA SPAGNOLA L2 (2)
L'uso dei segnali discorsivi svolge un ruolo fondamentale nella padronanza comunicativa in una L2. In particolare, i segnali discorsivi che saranno oggetto della nostra indagine sono specifici dei testi dialogici. Come osservano Martín Zorraquino y José Portolés (1999:4143-4144), la funzione interattiva favorisce l’apparizione di una serie di segnali discorsivi caratterizzati per le loro funzioni “conversazionali”. Sono segnali metadiscorsivi che indicano cambiamenti di topic o di turno, il mantenimento del contatto o la verifica della ricezione del messaggio o della sua comprensione. Tra questi, saranno oggetto del nostro studio i segnali discorsivi denominati “cognitivi” (hum, ah, oh, eeh). Lo studio di questi elementi corre parallelo alla ricerca su altri meccanismi discorsivi come le cosiddette “listener responses” (Dittman and Llewellyn, 1968, Shively 2015), “backchannels” (Yngve 1970, Duncan, 1972, Oreström, 1983) oppure “reactive tokens” (Clancy et al., 1996) . La denominazione “backchannels” (Yngve 1970) indica quei meccanismi di feedback che servono per segnalare che uno degli interlocutori sta ascoltando l’altro (Drummond - Hopper, 1993a) e vuole indicare come percepisce l’enunciato precedente (e.g., Schegloff, 1982, Gardner, 1998, Goodwin, 1986; Maynard, 1986; McGregor & White, 1990, McCarthy, 2003). I mezzi per segnalare tale atteggiamento possono consistere in comportamenti verbali come l’uso delle particelle mhm, sí, ya, claro oppure la ripetizione completa o parziale di un enunciato; altresì si possono usare con questa funzione valutazioni come that’s great (Goodwin, 1986), brevi verbalizzazioni come ah, oh, eh, ecc. e meccanismi non verbali come sorrisi e cenni della testa. Gli studi dimostrano che ogni lingua e cultura sviluppa un sistema e strategie specifiche in questi ambiti. La nostra ricerca di approfondimento dell’uso di questi segnali discorsivi nelle diverse tipologie testuali dialogiche si inserisce in questo campo di studi. Il progetto sarà strutturato in cinque fasi. Le prime quattro sono state oggetto di elaborazione nel progetto FARB 2016. Nel presente progetto si continuerà arricchendo il corpus in L1 e si aggiungerà una quinta fase che consistirà nella creazione di un corpus in L2 di apprendenti italofoni di SL2 (Spagnolo come L2).Fase I. Costruzione di un corpus di dialoghi Task-Oriented, interrogatori giudiziari e conversazioni spontanee in lingua spagnola.Fase II. Creazione di un modello di analisi, che prenda in considerazione i fattori comunicativi legati al tipo di testo dialogico: situazione comunicativa, caratteristiche degli enunciatori, informazione pragmatica, convenzioni testuali, ecc. Fase III. Descrizione del repertorio e dei fattori rilevanti nell’uso di questi segnali discorsivi nella tipologia dialogica oggetto di studio.Si identificherà il repertorio degli operatori presenti nel corpus, a seconda della frequenza, tipo e funzioni dialogiche svolte da ognuno.I risultati serviranno inoltre per verificare le ipotesi sui valori invarianti di questi “operatori” che saranno formulate nella fase IV.Fase IV. Formulazione dei valori invarianti in termini meta-operazionali.Fase V. Costruzione di un corpus di diverse tipologie dialogiche di apprendenti italofoni di spagnolo L2.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | THEINER Irene Margarita | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.710,00 euro | |
Periodo | 20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020 | |
Proroga | 20 febbraio 2021 | |
Gruppo di Ricerca | THEINER Irene Margarita (Coordinatore Progetto) MARTIN SANCHEZ Maria Teresa (Ricercatore) SOLIS GARCIA Inmaculada (Ricercatore) |