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TRAIANO BOCCALINI E LA STORIOGRAFIA DI ETÀ MODERNA

La mia ricerca vuole ricostruire il contributo che Boccalini ha fornito e fornisce alla storia della comprensione della prima età moderna. Un ruolo importante nella selezione dei temi e nell’elaborazione di alcuni punti di vista lo ha avuto Erasmo, benché messo all'Indice. Nella saggistica disponibile su Boccalini si fa talvolta il nome di Erasmo ma manca a tutt’oggi uno studio teso ad illustrare i debiti specifici di Boccalini verso il grande umanista (diretti e indiretti, attraverso autori che a loro volta lo citavano). Altro obiettivo è poi quello di individuare le fonti storiche, che Boccalini ha consultato per i suoi ragguagli e i commentari. I suoi giudizi su alcuni storici e autori politici del suo tempo, come Scipione Ammirato, possono essere compresi solo se si compie un’indagine a tappeto sulle loro opere; inoltre, vanno rintracciate le fonti cui ha attinto per descrivere la condizione di stati o città (nei ragguagli su Napoli, nella Pietra del Paragone politico, non è ad esempio citata alcuna fonte storica). Molti sono i ragguagli su cui soffermarsi che contengono riferimenti a fatti storici e appunto possibili debiti verso opere storiche già edite, tutti da approfondire. Ne segnalo alcuni dalla prima centuria: I, III (su Enrico IV); V, XXV (Venezia); XII (corte di Roma); XIX (storici prezzolati); XXXII (monarchia ottomana-spagnola), XLVII (impero romano), LII (il duca di Milano Francesco Sforza), LIV (editto in favore di una buona Storia), LXVII (Paruta e l’esempio degli Ottomani); LXVIII (ingiustizia e differenze tra nobili e popolo), LXXVIII (Carlo Emanuele, duca di Savoia), LXXXVII (Italia offesa per la presenza degli stranieri).Comuni a tutti è il desiderio di Boccalini di rivelare la verità nascosta o distorta sotto le penne di storici che compiacevano potenti o protettori. Ai Ragguagli vanno affiancati i commentari. A questo proposito preciso che Salmaso ha pubblicato i manoscritti della Vaticana che conservano i commenti ad Ann. XI e XII, ma rimane da analizzare almeno un manoscritto già indicato come particolarmente ricco di note a margine autografe, «con le citazioni degli autori usati» (così in A. Tirri, Materiali per un’edizione critica delle Osservazioni a Cornelio Tacito di Traiano Boccalini, «Il Pensiero Politico», 1999, n. 3, p. 484); il manoscritto, custodito presso la Biblioteca del Seminario Patriarcale di Venezia, cod. 815, contiene il commento agli Annali III-VI.Boccalini si è spostato molto durante la sua vita, ma è stato spesso a Roma, dove aveva dimora e dove godeva di alcuni appoggi importanti nella gerarchia cattolica. Secondo Firpo, egli «arrotondava lo stipendio facendo per davvero ufficio di menante col redigere a penna le ‘gazzette’ per il cardinal Borghese», suo mecenate, ma non sappiamo se e quali biblioteche contengano tali testi. Una ricognizione dei fondi manoscritti della Biblioteca Vaticana, della Biblioteca Casanatense, dell’Archivio Caetani (Fondo generale), e di altre biblioteche romane, potrebbe, se non altro, consentire di conoscere la pubblicistica sugli eventi e i temi su cui Boccalini si sofferma maggiormente.

StrutturaDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.428,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaD'ALESSIO Silvana (Coordinatore Progetto)