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MIGRAZIONI MEDITERRANEE TRA ALLARMISMO E RISORSA SOCIALE

Nell’Agenda Europea per l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi si conferma che l’integrazione “è un processo evolutivo”, che le politiche di integrazione - volte a eliminare le barriere che impediscono a quanti hanno scelto di vivere e lavorare nei diversi Stati membri e di inserirsi al meglio nella società di accoglimento - vanno elaborate secondo un autentico approccio dal basso, a contatto con la realtà locale, in modo da sostenere l’accesso all’impiego, all’istruzione e all’apprendimento della lingua e la lotta alla discriminazione; tutti fattori che mirano a incrementare la partecipazione attiva e la coesione sociale.Le mobilità sono un campo di impegno operativo e questo comporta di possedere un quadro di riferimento chiaro che consenta di calibrare gli interventi in maniera adeguata, cercando altresì di interpretare le tendenze che prefigurano il futuro. Con riferimento a quest’ultima esigenza, l’obiettivo generale che la ricerca si prefigge è quello di dare avvio a una lettura delle mobilità che vada oltre i numeri e osservi invece i sistemi di pensiero, gli eventi storici e le pratiche quotidiane di vita che si producono in differenti società.Partendo da questo obiettivo generale si declinano gli obiettivi specifici, delineando così un disegno di ricerca a cascata che va dalla dimensione macro alla dimensione micro. Gli obiettivi specifici costituiscono un “paniere” di obiettivi che sono maggiormente rispondenti alle esigenze del raggiungimento dell’obiettivo generale. Ogni obiettivo specifico mette in luce aspetti differenti dello stesso fenomeno, inoltre, gli obiettivi specifici sono legati da una relazione di complementarità e/o di funzionalità. Essi con i relativi risultati possono essere così sintetizzati: (a) analisi della narrazione degli eventi storici proposta dai media “main stream”, questa analisi consente di valutare in che modo i media più diffusi riescano a formare (e a modificare) la percezione dell’opinione pubblica di determinati fenomeni e come, d’altra parte, tale idea possa a sua volta condizionare le scelte politiche. Si tratta di un processo bilaterale: da una parte la narrazione rispecchia gli interessi nazionali e le posizioni dei governi; dall’altro essa può condizionare l’operato dei policy maker; (b) l’individuazione e valutazione dell’impatto del gap tra i riferimenti culturali e normativi delle società di origine dell’immigrato e quelli delle società di accoglienza rispetto a elementi fondamentali della società attraverso lo studio delle rappresentazioni sociali che l’immigrato si costruisce della popolazione e della società di approdo (prima e dopo l’arrivo). Il raggiungimento di tale obiettivo permetterà di individuare e definire le strategie che lo straniero attua per preservare un senso di sé coerente in risposta sia alle tendenze omologanti della società di approdo sia al suo bisogno di differenziarsi al fine di mantenere un legame solido con quegli aspetti della cultura del Paese di origine ai quali sente ancora legato, e che si rilevano fondamentali per il suo processo di inclusione e integrazione. Si analizzeranno i vissuti privilegiando la dimensione delle storie per descrivere e analizzare:- le rappresentazioni sociali che gli stranieri si costruiscono della società di approdo attraverso i mezzi di comunicazione;- la discrasia che viene a realizzarsi fra l’immaginario precedente la migrazione e le condizioni materiali e relazionali sperimentate nel Paese di immigrazione;- le rappresentazioni sociali che gli stranieri hanno degli italiani in riferimento ai diversi ambiti di vita (genere, generazioni, cultura e valori di riferimento, religione, famiglia, stili di vita ecc) con il fine di evidenziare il grado di distanza tra questi modi e il proprio modo di vedere, concepire, definire la realtà- le strategie adoperate dagli stranieri per gestire condizioni di confronto/scontro con gli autoctoni in relazione ai diversi ambiti relazionali nei quali essi entrano in contatto.

StrutturaDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.650,00 euro
Periodo20 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaMANGONE Emiliana (Coordinatore Progetto)
MASULLO Giuseppe (Ricercatore)
TRUDA Giovanna (Ricercatore)