Progetti Finanziati

Ricerca Progetti Finanziati

ANALISI E LETTURA GRAFICA DEI LUOGHI DI CULTO EREMITICI IN COSTIERA AMALFITANA

Nell’ambito del patrimonio costruito storico della Costiera amalfitana, costellato di molti edifici e borghi noti per la propria tipicità architettonica e paesaggistica, meno conosciuti ma sicuramente altrettanto emblematici dello stretto rapporto tra natura e artificio, sono i luoghi di culto rupestri. Si tratta di testimonianze che, pur minute in termini di spazialità architettonica, esprimono appieno l’identità di questa realtà territoriale, che è la risultante di fattori tra di essi strettamente correlati i quali, ciascuno per se stesso e in relazione agli altri, contribuiscono a renderla unica. Di certo il paesaggio costiero amalfitano si pone quale esempio emblematico del rapporto simbiotico tra spazio antropico e spazio naturale, spazio fisico e spazio culturale. Qui infatti, condizioni topografiche e meteoclimatiche influenzano il conformarsi dello spazio costruito, tanto che l’organizzazione urbana dei singoli insediamenti non è unica, né può riportarsi a uno schema fisso, ma spesse volte appare del tutto occasionale, e comunque sempre condizionata o suggerita dalla natura aspra dei luoghi. L’integrazione di spazio antropico e paesaggio è reso ancora più evidente dalla loro perfetta commistione in termini di forma e funzione: infatti, in un continuo alternarsi di pieni e vuoti, lo spazio antropico appare spesso conformarsi quale naturale propaggine del paesaggio circostante, simile ad un compatto elemento scultoreo modellato sulle pareti rocciose. E, di contro, anfratti naturali, grotte e cavità diventano esse stesse spazio antropico, ospitando attività tipiche del vivere quotidiano.Proprio in virtù di tali specificità, questo ambito appare un interessante campo per la sperimentazione di metodiche di analisi e lettura dello spazio costruito di contesti paesaggistici e urbani complessi, attraverso sistemi di rappresentazione digitale in grado di offrire letture tematiche integrate con cui rendere manifesti anche gli aspetti più reconditi di tali realtà. Nell’ottica dunque di riscoprire anche testimonianze minute ma sostanziali ai fini della riappropriazione culturale di un patrimonio architettonico diffuso, quale quello della Costa d’Amalfi, appare significativo proporre un approccio scientifico con cui analizzare e divulgare i caratteri fondamentali di sistemi architettonici in genere meno noti ma pur sempre significativi, assumendo come caso studio proprio i luoghi di culto eremitici della Costiera, indagati nel loro complesso. Un approccio che trova, nella rappresentazione e nella lettura descrittiva degli spazi in oggetto, un efficace sistema conoscitivo.Nello specifico si vuole sperimentare la possibilità di strutturare un database informativo basato sul web e rivolto ad un’utenza non specialistica. Ciò al fine di offrire – proprio grazie ad un approccio conoscitivo di immediata interpretazione – la possibilità di riscoprire e valorizzare percorsi e monumenti desueti e dimenticati, salvando così questo patrimonio dal degrado e dall’oblio.Il modello di ricerca proposto prevede le seguenti fasi operative:- selezione degli episodi chi si ritengono significativi all’interno dell’ambito territoriale costiero;- schedatura tecnico-informativa degli spazi selezionati;- analisi grafica delle tipologie dei luoghi di culto rupestri individuati;- rilievo e rappresentazione di alcune tra le strutture selezionate, in quanto emblematiche;- modellazione digitale degli spazi precedentemente rilevati;- creazione di un archivio informatizzato su più livelli per la gestione integrata dei dati;- divulgazione di risultati della ricerca.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo6.080,97 euro
Periodo15 Novembre 2017 - 20 Novembre 2020
Proroga20 febbraio 2021
Gruppo di RicercaMESSINA Barbara (Coordinatore Progetto)
CARDONE Vitale (Ricercatore)