Scavi Archeologici

Attività dipartimentali Scavi Archeologici


Nel 2019 il Dipartimento di Beni culturali aveva ottenuto una concessione annuale per svolgere ricerche nell’area dell’Anfiteatro. Dopo due anni di fermo a causa del Covid  le ricerche sono riprese con una convenzione triennale che ha previsto prospezioni georadar nell’area a nordest dell’anfiteatro con lo scopo di andare ad indagare l’assetto urbano della città e le sue diverse fasi. L’attività di prospezioni elettromagnetiche ha suggerito di concentrare l’attenzione su questa area dove era stata rilevata la presenza di strutture murarie in relazione al limite della città stessa. Lo scavo condotto dal 5 settembre al 23 settembre 2022 con il contributo di docenti, dottorandi, specialisti, specializzandi e studenti di laurea magistrale ha consentito di riportare alla luce, all’interno di un ampio fossato una grossa opera cementizia pertinente alle mura della città romana, di cui è stato individuato il cavo di fondazione. Nel settore occidentale dello scavo sono state messe in evidenza una serie di strutture pertinenti ad ambienti produttivi, generalmente collocati ai margini della città, di cui si riconoscono una serie di pavimentazioni in cocciopesto pertinenti a fasi diverse, poi dismesse in seguito alla costruzione dell’anfiteatro.. Un saggio di approfondimento ha consentito di riportare alla luce, un livello preroromano, che resta ancora da indagare.

Il saggio è stato ricoperto con tessuto non tessuto, argilla espansa e terra, su richiesta della Soprintendenza per tenere in sicurezza l’area dell’Anfiteatro, fruibile tutti i giorni su richiesta.

 

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoSoprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle Province di Salerno e Avellino
Direttore ScientificoEliana Mugione
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàEliana Mugione
Periodo di scavo5 Settembre 2022 - 23 Settembre 2022

La ricerca è inserita nel programma di attività del DiSPaC finalizzate alla formazione degli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze dei Beni Archeologici. Le attività del 2022 proseguono le indagini già intraprese negli anni precedenti all’interno del Campus di Fisciano, nell’area delle Residenze. L’intervento, programmato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, ha l’obiettivo di definire l’estensione e l’articolazione interna del complesso rurale intercettato e delineato solo in alcuni punti. Nella campagna del 2022 è stata riaperta una porzione dell’area interessata dallo scavo archeologico del 2003, per una superficie rettangolare di circa 14x8 m. La pulizia superficiale ha riportato in vista le strutture che costituiscono il complesso rurale, articolato in ambienti definiti da un muro N/S legato a setti murari perpendicolari, al momento intercettati solo sul lato ovest. Le strutture sono realizzate con ciottoli e pezzame calcareo appena sbozzato legati da malta poco tenace.

Le operazioni di scavo sono state approfondite all’interno di due vani: il primo, più ampio, di 5,8x4,9 m circa, denominato ambiente 2; il secondo, a nord del precedente, di forma più stretta, pari a 5,8x2,3 m, denominato ambiente 1.

Lo scavo al momento ha registrato la presenza di una successione di livelli di natura alluvionale che coprono le strutture e si distendono su tutta la superficie dei vani. Su tali strati si leggono chiaramente interventi antropici successivi relativi a una qualche forma di frequentazione o occupazione dell’area, probabilmente a fini agricoli. Numerosi sono infatti i tagli, riconducibili a buche di palo, fosse di piantumazione e a pozzi e aree di scarico. I reperti ceramici, in fase di studio, danno ancora cronologie molto ampie; tuttavia, dai risultati delle indagini del 2003, si ricostruisce un lungo periodo di uso (tra II a.C. e il periodo tardo imperiale) con più fasi di vita.

Le operazioni di scavo e documentazione sono state precedute da nozioni teoriche sulle metodologie di scavo, riguardanti in particolare la successione stratigrafica, il rilievo e la documentazione, il ripulitura e la classificazione  dei reperti. Gli studenti, suddivisi per turni di 2 o 4 settimane, hanno avuto modo di approcciarsi alla disciplina e sperimentarne le principali tecniche.

DG-ABAP|18/08/2022|DECRETO 1041 |18/08/2022|0030544| [34.61.07/1/2019]

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoAdisurc (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania) su concessione Ministeriale
Direttore ScientificoProf. Luca Cerchiai
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàProf. Luca Cerchiai
Inizio scavo5 Settembre 2022

La seconda campagna di scavo nell’insula 6-8 dell’area urbana di Paestum è stata condotta dal 5 al 30 settembre 2022 dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici UniSa-UniOr Or.Sa. incardinata presso il DiSPaC dell’Università degli Studi di Salerno. L’area d’indagine comprende la porzione meridionale dell’isolato, il marciapiede antistante e lo stenopos contiguo a est (An 6). L’insula è occupata, nelle ultime fasi di vita ascrivibili ad età imperiale, da un ampio edificio termale le cui strutture invadono anche l’area del marciapiede.

L’obiettivo delle ricerche di quest’anno è stato quello di esaminare la stratigrafia non intaccata dagli scavi degli anni Cinquanta del secolo scorso fino agli strati più profondi, al fine di acquisire informazioni sulle fasi di vita di questo settore dell’abitato, dall’età arcaica fino alla frequentazione nel periodo post-antico. Sono stati pertanto impiantati 6 saggi di cui 4 all’interno degli ambienti (settori 2, 3, 4, 5), uno sullo stenopos 6 (settore An 6) e un altro nella parte sud-orientale del marciapiede (settore 1) dove nel 2021 era stata messa in evidenza una struttura già scavata e di difficile comprensione. 

I settori 2, 3, 5 inglobano il muro perimetrale meridionale dell’insula ed hanno consentito di portare alla luce (settori 2 e 3) anche tratti del muro di delimitazione settentrionale; nel settore 4 lo scavo ha portato alla luce uno crollo in connessione della parete nord dell’ambiente sud-ovest del’impianto termale. Il settore 4 è stato impiantato intorno ad una vasca, riferibile all’impianto termale, che insiste nella parte centro-settentrionale dell’area in concessione. Le indagini hanno consentito di individuare i limiti di alcuni ambienti e le loro probabili funzioni: il vano angolare a sud-est potrebbe essere interpretato come tepidarium, mentre quello adiacente a ovest come calidarium (per la presenza di un probabile forno per l’alimentazione diretta del calore lungo la parete occidentale). Nell’angolo opposto dell’insula, a sud-ovest, è stato identificato un vano di cui non sono ancora chiari i limiti e che potrebbe corrispondere a uno spazio aperto dell’edificio termale. La vasca, da identificare come castellum aquae, è addossato all’angolo nord-ovest di un ambiente portato alla luce, allo stato attuale dell’indagine, solo in piccola parte. Lo scavo nell’area del marciapiede ha messo in evidenza il crollo di una parete e di una porta tompagnata collassata a terra con la maggior parte degli elementi che la compongono ancora in connessione, quello sullo stenopos 6 ha permesso di ricostruire le dinamiche delle operazioni di scavo degli anni Cinquanta del secolo scorso ma non la stratigrafia antica, non ancora raggiunta in profondità.

Data autorizzazione Concessione o incarico: Concessione Ministeriale: prot. 18118 del 16.06.2020 e prot. 31799 del 03.11.2020-Covid

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoParco Archeologico di Paestum e Velia
Direttore ScientificoFausto Longo
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàFausto Longo
PartnerParco archeologico Nazionale di Paestum e Velia
Sito Webhttps://www.dispac.unisa.it/ricerca/focus?id=445
Periodo di scavo5 Settembre 2022 - 30 Settembre 2022

Le indagini hanno avuto l’obiettivo di verificare le anomalie messe in evidenza dalle indagini geofisiche e relative all’organizzazione dell’impianto urbanistico. Pertanto, sono stati impiantati dei saggi che hanno dimostrato la presenza di almeno due stenopoi che attraversano il pianoro in senso est/ovest intersecando la grande plateia A e, con ogni probabilità, una seconda plateia. Sono proseguite le ricerche all’interno della Casa con Officina metallurgica di cui sono state messe in evidenza altri ambienti.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoMinistero della Cultura
Direttore ScientificoAntonia Serritella
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàAntonia Serritella
PremiNel 2022 nell’ambito delle attività di ricerca è stato prodotto un documentario (Laurelli: Caselle in pietra) che è stato presentato all’International Cilento film festival nella sezione dedicata ai documentari dove il 15 settembre 2022 ha ottenuto il premio della critica. Il documentario, presentato in anteprima alla comunità di Caselle in Pittari il 1 settembre 2022, è visibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=7EvduhNbBeQ
PartnerConvenzione con il Laboratorio Geofisico dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA) del CNR (Area di Ricerca di Tito Scalo (PZ); Convenzione con il Comune di Caselle in Pittari; Convenzione con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle risorse dell’Università di Napoli “Federico II”
Sito Webhttps://www.facebook.com/CaselleinPittariArcheologia/
Periodo di scavo4 Luglio 2022 - 29 Settembre 2022

Le attività del 2022 sono iniziate nel mese di luglio a seguito della nuova Concessione per gli anni 2022-2025 che ha permesso il proseguo delle indagini stratigrafiche nell’area già interessata dallo scavo del 2021. Analizzando i dati raccolti nella campagna precedente, la strategia d’intervento ha portato all’ampliamento dei Saggi 1 e 2 per una superficie totale di circa 270 mq. Le operazioni di scavo, che sono proseguite anche nel mese di settembre, hanno portato in luce nuove strutture, che hanno contribuito alla comprensione dell’articolazione planimetrica del settore a N del decumano; inoltre, ai limiti sud del saggio sono stati individuati degli ambienti affacciati sull’asse viario che si presentano in continuità con le cosiddette tabernae a S della domus. In linea con quanto emerso dalle indagini precedenti, si osservano diverse fasi di occupazione e di abbandono delle strutture messe in luce.

Per quanto riguarda le indagini non invasive si sono svolte con interventi mirati all’approfondimento e alla risoluzione di diverse problematiche storico-archeologiche e topografiche. Prospezioni Georadar, effettuate a E della domus, mostrano, a una profondità di circa 0,60 cm, anomalie riconducibili a delle strutture che presentano lo stesso orientamento della domus con l’individuazione di una possibile strada ai limiti dell’isolato.

Attività di valorizzazione e promozione del parco e del patrimonio archeologico di Atripalda sono state svolte durante tutto l’arco dell’anno, in particolare con la stipula di un PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) tra il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale e il Liceo Scientifico P. S. Mancini di Atripalda con diversi interventi finalizzati alla rappresentazione dei paesaggi nel tempo con particolare riferimento al progetto Abellinum.

La promozione del sito è continuata con l’implementazione del tour virtuale della domus, realizzato già l’anno prima, grazie alla collaborazione del Laboratorio Modelli (DiCiv) dell’Università degli Studi di Salerno. La collaborazione con SPUN, startup innovativa specializzata nella progettazione, ideazione e diffusione di applicazioni e tecnologie, ha portato alla realizzazione di un prodotto, in forma di prototipo, di realtà immersiva, capace di condurre il fruitore all’interno dello scavo archeologico dove potrà interagire con le varie attività svolte.

(interventi regolati da Convenzione tra il DiSPaC/UNISA, la Soprintendenza Arc

A conclusione della campagna di scavo sono stati organizzati incontri con le scuole del territorio e con la comunità con una giornata Open Day per la visita del cantiere e una conferenza presso la Sala Municipale del Comune di Atripalda, occasione che ha permesso la presentazione dei risultati della campagna di scavo.

 heologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Salerno e Avellino e il Comune di Atripalda, n. prot. Comune di Atripalda, n. prot. Comune di Atripalda (AV)

MiC_DG-ABAP_SERV II_|01/06/2022|0020738-P| [34.61.07/1.27.1/2019]

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoMinistero della Cultura
Direttore ScientificoProf. Alfonso Santoriello
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàProf. Alfonso Santoriello
PartnerConvenzione con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Salerno e Avellino e il Comune di Atripalda; IMAA-CNR di Tito Scalo (PZ); DICiv, Università degli Studi di Salerno; DIFARMA, Università degli Studi di Salerno; GeoGisLab dell’Università del Molise; Dipartimento di Scienze e Tecnologie (Università del Sannio)
Periodo di scavo1 Giugno 2022 - 23 Settembre 2022