Scavi Archeologici

Attività dipartimentali Scavi Archeologici


Le indagini previste nel triennio 2023-2025, che si ricollegano a quelle condotte nelle campagne del 2015-2018, interessano un settore dell’abitato etrusco-sannitico di Pontecagnano localizzato nel Parco archeologico. Oggetto specifico della campagna di scavo del 2023 è stato un segmento di una strada dell’impianto urbano, della quale si intende verificare la sequenza stratigrafia, la cronologia dei diversi livelli e il loro rapporto con gli edifici posti ai due lati. Lo scavo ha consentito di indagare 3 successivi livelli glareati del tracciato databili tra la fine del IV e il II sec. a.C. I due più recenti, databili al III e al II sec. a.C., sembrano inserirsi in un contesto rurale, a conferma della restrizione dell’abitato romano di Picentia alla fascia lungo il cosiddetto decumano. Obiettivo della prossima campagna è di verificare la presenza di ulteriori livelli stradali sotto la strada della fine del IV sec. a.C.

 

Data Delibera di Dipartimento (richiesta di autorizzazione scavo o altra attività su sito archeologico)

Trasmissione di richiesta firmata dal Direttore del DiSPaC e protocollata (Prot. n. 0007916 del 12/01/2023)

 

Data autorizzazione Concessione o incarico

23/08/2023 (|DECRETO 1121)

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoParco Archeologico Paestum
Direttore ScientificoCarmine Pellegrino
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàCarmine Pellegrino
Premicontributi di AteneoEuro 1500
Sito Webhttps://www.scuolaspecializzazionebeniarcheologici.unisa.it/attivita/scavi-e-ricerche?id=1042https://www.facebook.com/search/top?q=pontecagnano%20archaeological%20project
Periodo di scavo19 Settembre 2023 - 13 Ottobre 2023

Nel 2019 il Dipartimento di Beni culturali aveva ottenuto una concessione annuale per svolgere ricerche nell’area dell’Anfiteatro. Dopo due anni di fermo a causa del Covid nel 2022  le ricerche sono riprese con una convenzione triennale che ha previsto prospezioni georadar nell’area a nordest dell’anfiteatro con lo scopo di andare ad indagare l’assetto urbano della città e le sue diverse fasi.

L’ultima campagna di scavo si è svolta dal 4 Settembre al 22 Settembre 2023 nella stessa area a nord-est dell’anfiteatro che aveva interessato l’indagine del 2022, individuata a seguito di prospezioni elettromagnetiche che avevano rilevato la presenza di strutture murarie in relazione al limite della città stessa-

Lo scavo, che ha ampliato l’area di intervento già indagata con una trincea di 8x20,  condotto  con il contributo di docenti, dottorandi, specialisti, specializzandi e studenti di laurea magistrale ha consentito di apportare nuovi dati riferibili alla cinta muraria all’interno del fossato, ed alla strada ad essa connessa. Inoltre è stato possibile chiarire le fasi delle strutture pertinenti ad ambienti produttivi, già messi in luce nella campagna precedente, collocati ai margini della città, di cui si riconoscono una serie di pavimentazioni in cocciopesto pertinenti a fasi diverse, poi dismesse in seguito alla costruzione dell’anfiteatro.

 Saggi di approfondimento in questo settore hanno consentito di riportare alla luce in più zone strutture murarie in grossi blocchi di tufo riferibili ad un livello  più antico, probabilmente preromano, che sembrerebbe anche in questo caso costituire il limite della città, con annesse canalizzazioni, su cui si sono poi impiantati i livelli successivi.

Il saggio è stato ricoperto con tessuto non tessuto, argilla espansa e terra, su richiesta della Soprintendenza per tenere in sicurezza l’area dell’Anfiteatro, fruibile tutti i giorni su richiesta.

Data autorizzazione Concessione o incarico

Decreto MIC 349 del 05/04/2022

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoSoprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle Province di Salerno e Avellino
Direttore ScientificoEliana Mugione
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàEliana Mugione
PartnerSoprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino
Periodo di scavo4 Settembre 2023 - 22 Settembre 2023

Scavo archeologico nella parte meridionale dell’insula In 6_8 a poche centinaia di metri dal Foro lungo la plateia/decumano Bo. Lo scavo sta portando alla luce un impianto termale di età imperiale della dimensione di oltre 100 mq e allo stesso tempo sta restituendo un palinsesto urbano sinora ignoto per Paestum. I vecchi sterri avevano messo in luce le fasi più antiche distruggendo i contesti più tardi che ora si stanno recuperando. Le attività di scavo si svolgono ogni anno nel mese di agosto/settembre.

Allo scavo partecipano gli studenti dei corsi magistrali e della Specializzazione in beni archeologici. Lo scavo ha una forte impronta didattica e di formazione (scavo obbligatorio degli allievi Orsa).

Quest’anno non c’è alcuna delibera di Dipartimento. L’unica delibera è all’atto dell’attivazione della concessione nel 2020.

Data autorizzazione Concessione o incarico:

Decreto prot. DG-ABAP n. 19143-P rep. n. 848 del 25/06/2020 e proroga Covid prot. DG-ABAP n. 31799 del 03/11/2020.

 

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoDirezione generale (DG) del Ministero dei beni culturali
Direttore ScientificoFausto Longo
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàFausto Longo
PartnerE’ attiva una convenzione generale con l’Università di Bologna. Quest’anno nell’ambito di questa convenzione sono state realizzate indagini geofisiche insieme ai colleghi di bologna.
Inizio scavo28 Agosto 2023

Le indagini hanno interessato un settore del Parco Archeologico, nell’ambito del quale risulta
fruibile una porzione dell’abitato in cui ricadono sei edifici, di cui tre di ampie dimensioni, e una
rete stradale costituita al momento da una grande arteria che corre in direzione nord/sud, a cui si
collegano assi stradali di dimensioni minori in senso est/ovest.
Le indagini dell’Università degli Studi di Salerno si propongono di ampliare le conoscenze
dell’abitato lucano e comprenderne l’organizzazione spaziale. Nella campagna di scavo 2023 sono
proseguite le indagini della Casa con il cortile basolato a cui planimetria e lo stato di conservazione
ne fanno uno degli Edifici più significativi e di cui va compresa la funzione specifica. Sono inoltre
proseguite le indagini nella Casa con officina metallurgica e nell’Edificio VI.

Convenzione con il Comune di Caselle in Pittari

Concessione del Ministero della Cultura al Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale
dell’Università degli Studi di Salerno: prot. n. 20566 del 31 maggio 2022.

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoMinistero della Cultura
Direttore ScientificoAntonia Serritella
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàAntonia Serritella; Michele Scafuro/coordinatore analisi e catalogazione reperti mobili
PremiConvenzione con l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” - Dipartimento di Scienze dellaTerra, dell’Ambiente e delle Risorse;Convenzione di ricerca con il Laboratorio Geofisico dell’Istituto di Metodologie per l’AnalisiAmbientale (IMAA) del CNR (Area di Ricerca di Tito Scalo, Potenza).
Sito Webhttps://www.facebook.com/CaselleinPittariArcheologia/
Periodo di scavo3 Luglio 2023 - 28 Luglio 2023

Nel 2023 sono riprese le indagini all’interno del Campus di Fisciano, nell’area delle Residenze. L’intervento è programmato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino e si pone l’obiettivo di approfondire le conoscenze sull’estensione e sull’articolazione interna del complesso rurale intercettato già a partire dal 2003 e nuovamente indagato con campagne annuali dal 2021.

Le attività 2023 hanno interessato un’area rettangolare di circa 100 mq in cui erano parzialmente emerse le strutture che costituiscono il complesso rurale. A Ovest del lungo muro N/S che attraversa l’area di scavo, si è approfondito lo scavo in due degli ambienti che si impostano su di esso e nello spazio verso Sud, verosimilmente all’aperto.

Si è proceduto con lo svuotamento e la pulizia di tagli, buche e fosse più tarde, legate ad attività agricole o di scarico, che in parte intaccano le strutture: queste operazioni hanno rilevato la presenza di setti murari e di aperture che consentono di definire parte della planimetria dell’edificio.

I vani (ambiente 1, a nord, di forma rettangolare, pari a 5,8 x 2,3 m; ambiente 2, più ampio, di 5,8 x 4,9 m circa, a sud del precedente) sono definiti da murature realizzate nella medesima tecnica costruttiva, con ciottoli e pezzame calcareo appena sbozzato legati da malta poco tenace. Al momento i due vani non sembrano essere tra loro comunicanti.

I reperti ceramici, in fase di studio, danno ancora cronologie molto ampie che al momento confermano il lungo periodo di uso dell’edificio, tra II a.C. e il periodo tardo imperiale, con più fasi di vita.

La ricerca è inserita nel programma di attività didattiche e formative del DiSPaC rivolte agli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze dei Beni Archeologici. Le operazioni di scavo e di documentazione sono state precedute e accompagnate da nozioni teoriche sulle metodologie di scavo, riguardanti in particolare la successione stratigrafica, il rilievo, la redazione dell’apparato schedografico, la ripulitura e lo studio dei reperti. Gli studenti del triennio, suddivisi per turni di 2 o 4 settimane, hanno avuto modo di approcciarsi alla disciplina e sperimentarne le principali tecniche.

Trasmissione di richiesta firmata dal Direttore del DiSPaC e protocollata (Prot n. 129746 del 20/05/2022)

Soggetto con cui si è in convenzione o che autorizza lo scavo

Adisurc (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania), che gestisce l’area dello scavo

Data autorizzazione Concessione o incarico

DG-ABAP|18/08/2022|DECRETO 1041 |18/08/2022|0030544| [34.61.07/1/2019]

 

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoMinistero della Cultura
Direttore ScientificoLuca Cerchiai
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàLuca Cerchiai
Periodo di scavo17 Giugno 2023 - 23 Giugno 2023

Le attività del 2023 sono iniziate nel mese di luglio proseguendo le indagini stratigrafiche nell’area già interessata dallo scavo del 2022. A seguito dell’analisi dei dati raccolti nella campagna precedente, si è stabilito di indagare alcune aree ed ambienti specifici con lo scopo di acquisire informazioni utili alla comprensione della strutturazione dell’isolato e delle vicende che hanno interessato l’intero abitato. Le operazioni di scavo sono proseguite nell’area del decumano, mettendone in luce un ulteriore tratto basolato, e hanno interessato anche due degli ambienti a sud caratterizzati dalla presenza di apprestamenti forse collegabili ad attività produttive. Lo scavo è proseguito, inoltre, nell’edificio a nord del decumano, indagato per maggiore estensione ma non ancora nella sua interezza, mostrando un’articolazione con almeno otto ambienti e numerosi interventi di rifacimento e rimodulazione planimetrica correlabili con gli eventi di epoca tardoantica.

Si sono effettuate nuove ricerche di tipo non invasivo, mirate all’approfondimento e alla risoluzione di diverse problematiche storico-archeologiche e topografiche. Le prospezioni georadar hanno interessato una zona del pianoro della Civita a sud dell’impianto termale e ad ovest dello scavo, al fine di individuare tracce utili alla ricostruzione dell’antico schema urbano.

Le strutture finora messe in luce danno utili indicazioni sulle ultime fasi di vita in quest’area, ma anche sull’organizzazione dell’abitato già nei periodi precedenti: grazie al rinvenimento del kardo, in rapporto con gli altri assi stradali noti, è possibile leggere in questa porzione del pianoro una successione di isolati che, insieme ai dati provenienti dalle prospezioni geofisiche e dal survey topografico sulla Civita, lasciano ipotizzare una ricostruzione preliminare dell’impianto urbano.

Durante il mese di settembre, sono stati avviati interventi di consolidamento e conservazione delle nuove strutture murarie in elevato. Le operazioni, finanziate dal Comune di Atripalda e dall’Università di Salerno e pianificate con il supporto dell’ICR (Istituto Centrale per il Restauro) sono da ritenersi indispensabile per la salvaguardia dei nuovi edifici portati alla luce, nella prospettiva di valorizzazione e fruizione dell’intera area archeologica. 

Tra le attività di comunicazione e public engagement si segnala l’importante iniziativa che ha visto coinvolta la città di Atripalda e lo scavo di Abellinum durante “L’edizione speciale della Scuola di Paesaggio “E. Sereni” Paesaggi e patrimoni: la Via Appia nelle aree interne del Sannio e dell’Irpinia” con una visita all’area archeologica e la presentazione presso la Sala Municipale delle attività di ricerca e valorizzazione. Ulteriori incontri finalizzati alla comunicazione e alla divulgazione sono stati: la partecipazione al 29th EAA Annual Meeting in Belfast, (Northern Ireland, 31 agosto 2023) con un intervento dal titolo “Lost and Found Abellinum. The reshape of an historical landscape and the construction of a cultural memory” e la presentazione del poster Abellinum and his water distribution system: new evidences for a wider comprehension of the hydraulic infrastructures; la partecipazione all’evento organizzato dalla Commissione Cultura Ordine degli architetti PPC Avellino “OLTRE. Laboratorio nomade per lo studio dei territori irpini” (Atripalda, 03 ottobre 2003).

 Interventi regolati da Convenzione tra il DiSPaC/UNISA, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Salerno e Avellino, la Direzione Regionale Musei Campania e il Comune di Atripalda

Data autorizzazione Concessione o incarico

MIC_DG-ABAP_SERV II 01/06/2022. 0020738- P [34.61.07/1.27.1/2019 - DG ABAP|31/05/2022| DECRETO 696]

StrutturaDipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DISPAC
SoggettoMinistero della Cultura
Direttore ScientificoAlfonso Santoriello
Responsabile/Coordinatore dell'attivitàAlfonso Santoriello
PartnerConvenzione con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Salerno e Avellino, la Direzione Regionale Musei della Campania e il Comune di Atripalda; il centro ICT per i Beni Culturali, Università di Salerno; DICiv, Università degli Studi di Salerno; DIFARMA, Università degli Studi di Salerno; GeoGisLab dell’Università del Molise; Dipartimento di Scienze e Tecnologie (Università del Sannio); VisivaLab srl(Barcellona, Spagna); SPUN srl (Pagani, SA)
Periodo di scavo1 Giugno 2023 - 10 Ottobre 2023